APPALTO RISTORANTE AL SENATO: ESCLUSO CHI HA OFFERTO DI MENO, VINCE UN SOCIO DI DON VERZE’
UNA SOCIETA’ OFFRE 73 EURO, MA VIENE GIUDICATA INAFFIDABILE, ANCHE SE CURA IL SERVIZIO MENSA DI MINISTERI E CARABINIERI…. VINCE CHI NE OFFRE 79,14 ED E’ ANCHE SOCIO DEL SAN RAFFAELE, GESTITO DA DON VERZE’, AMICO PERSONALE DI BERLUSCONI
Il Senato della Repubblica cambia gestione: a partire da gennaio è come se cambiasse l’insegna di un ristorante, in questo caso si tratta di una società esterna unica per ristorante, buvette e mensa per i dipendenti.
Succede che la gara d’appalto per gestire per quattro anni il servizio la vinca la società Ladisa per 11,5 milioni di euro, ma che venga giudicata “inaffidabile” e passi la seconda classificata, la ditta Gemeaz.
Teniamo presente che un pasto al Senato, con l’incidenza anche del personale e del servizio, era arrivato a costare 85,75 euro a fronte di un 15 euro pagati dai senatori.
Con il nuovo contratto la spesa si ridurrà a 79,14 euro, ma se fosse stata scelta la Ladisa ancor meno, 73 euro.
Il ribasso normalmente è quello che determina la scelta del fornitore a parità di servizio, ma in questo caso l’offerta della Ladisa viene stranamente giudicata nel suo complesso inaffidabile e rilevate incongruenze.
Vediamo ora chi ha vinto: la seconda classificata è la ditta Gemeaz di Toberto Cusin, colosso del settore con 5.200 dipendenti.
Cusin è anche consigliere della Fondazione San Raffaele di MIlano di don Luigi Verzè, amico personale di Berlusconi.
Resta il fatto che con la Gemeaz il Senato in quattro anni spenderà 11 milioni e 397 mila euro e con la Ladisa ne avrebbe spesi 10 milioni e 860 mila.
Quest’ultima ora farà ricorso al Tar con qualche motivazione: giudicare “inaffidabile” un’azienda che da anni gestisce il servizio mensa del ministero degli Esteri e dei Carabinieri e che recentemente ha servito pasti al G8 è quantomeno opinabile.
Ma diamo un’occhiata a come funziona il servizio ristorante al Senato: rimane aperto per una media di 298 giorni l’anno, ma si servono solo 81 coperti al giorni, mentre il personale è di ben 27 dipendenti.
In pratica il costo del personale è quello che incide di più.
Volete sapere quanto paga un senatore per un pranzo?
Qualche dettaglio: ravioli euro 1,72 , calamari in gratella 5,63 euro , contorno 1,54 euro , formaggi 2 euro, macedonia 1,88.
Insomma un 15 euro con tutte le portate.
In ambiente raffinato ed esclusivo, non c’è male no?
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