BENTIVOGLI CONTRO LANDINI: “SU GREEN PASS NECESSARIO SANZIONARE CHI NON RISPETTA LA LEGGE”
L’EX SEGRETARIO FIM: “MI SAREI ASPETTATO UN APPELLO A TUTTI I LAVORATORI A VACCINARSI E A RISPETTARE LE REGOLE”
“Chiedendo di non sanzionare chi non rispetta la legge, di fatto si accetta di sanzionare coloro che hanno un’idea sana della libertà e che sanno che, accanto ai propri diritti, ci sono i doveri nei confronti degli altri”.
Lo scrive in una lettera a La Repubblica, l’ex segretario della Fim, Marco Bentivogli, rispondendo alle dichiarazioni del segretario generale della Cgil Maurizio Landini sul Green pass in azienda.
Landini, in un intervista a La Repubblica aveva sottolineato come non fosse accettabile “introdurre una logica punitiva e sanzionatoria nei confronti di chi lavora”. L’obbligo di green pass per i lavoratori è sbagliato, secondo il leader del sindacato.
“Dopo i protocolli sulla sicurezza che abbiamo sottoscritto attraverso il distanziamento, l’uso delle mascherine, la sanificazione, lo smart working e diversi turni di lavoro, i luoghi di lavoro sono sicuri. Nessuno può – aveva spiegato Landini – sostenere che gli uffici o le fabbriche costituiscano oggi potenziali focolai per la diffusione del virus. Non deve passare il messaggio sbagliato che i vaccini e il green pass, pur fondamentali, da soli siano sufficienti a sconfiggere il virus. Non è così, purtroppo”
“Landini, la posizione che hai assunto sull’obbligo di Green Pass è un errore grave” – e aggiunge Bentivogli – in un momento in cui 32 milioni di italiani hanno avuto entrambe le dosi di vaccino e in cui si abbassa l’età dei ricoverati e l’Istituto Superiore di Sanità fornisce settimanalmente i dati dei contagiati, degli ospedalizzati, delle terapie intensive, scorporati per lo status vaccinale a partire dal 4 aprile è gravissimo dire che ’vaccino e Green Pass non risolvono i problemi”.
Secondo Bentivogli “le norme senza sanzioni valgono meno dell’esortazione a fare i buoni”. E aggiunge l’ex segretario della Fim: “Caro Landini, mi sarei aspettato un appello a tutte le lavoratrici e ai lavoratori a vaccinarsi, a rispettare le regole. Un invito a modificare i protocolli aziendali per inserire il Green Pass nel rispetto dei fragili che non possono vaccinarsi. È il livello aziendale dove si possono fare cose importanti”.
(da Huffingtonpost)
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