MANCANO 17 MILA CAMIONISTI, GLI INDUSTRIALI CHIEDONO DI APRIRE AGLI STRANIERI
CONFINDUSTRIA RECLAMA UN DECRETO FLUSSI AD HOC… DITELO A SALVINI CHE HA MASSACRATO L’ECONOMIA DEL PAESE… SOLO ORA VI ACCORGETE CHE GLI IMMIGRATI SONO UNA RISORSA?
Senza giri di parole il quotidiano di Confindustria, “Il Sole 24ore”, apre oggi con una richiesta precisa al governo: servono 17mila autisti nel settore della logistica, camionisti, non ci sono e, per questo, per coprire questa voragine, udite udite, servono gli immigrati (chi lo dice a Salvini). Un decreto flussi ad hoc.
Attacca il pezzo a pagina 3 del Sole: “Sempre meno giovani italiani vogliono mettersi al volante di un Tir. E allora perché non provarci con chi arriva dall’estero e cerca un lavoro nel nostro Paese”. La proposta è di Anita, l’associazione di Confindustria che rappresenta le imprese di autotrasporto: una quota dedicata agli autisti nel decreto flussi.
Secondo un rapporto del sindacato tedesco Dsly – come riporta il giornale di Confindustria – 30mila autisti ogni anno lasciano la professione, mentre solo 2mila operatori ottengono, sempre ogni anno, una qualifica professionale da conducenti di veicoli pesanti. Così in Germania, ma in Italia la dinamica è simile.
E dunque la proposta di Anita. “Inizialmente il trasporto merci è stato escluso dal decreto flussi. Poi è stato ammesso, ma assieme ad altri settori – spiega il presidente di Anita, Thomas Baumgartner-. Tuttavia il contingente per la logistica è stato subito esaurito dagli altri settori. Noi chiediamo una quota riservata esclusivamente per i conducenti dei mezzi pesanti”.
La Lombardia sta già affrontando il problema. Ottomila euro alle imprese di autotrasporto che assumeranno nuovi conducenti e tremila euro per ogni lavoratore che vorrà acquisire la patente Cqc, le misure del piano “Formare per assumere”.
(da Huffingtonpost)
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