BERLUSCONI E BOSSI ARRANCANO IN PELLEGRINAGGIO DA NAPOLITANO, FINI SE LA RIDE: NON SI VOTA
DOPO AVERLO CACCIATO DAL PDL, IL PREMIER PRETENDEREBBE ANCHE CHE FINI RINUNCIASSE ALLA PRESIDENZA DELLA CAMERA, MA IN SEGRETO TRATTA CON I FINIANI PER SALVARSI DAI PROCESSI… BOSSI VUOLE LE ELEZIONI PRIMA CHE SI SVELI IL BLUFF DEL FEDERALISMO E CHE IL NORD LO ESILI AL PARK MOTEL DI CASTELLONE
Ieri sera solito vertice notturno senza barzellette (l’umorismo era già insito nella situazione e nelle preoccupazioni dei commensali) nella reggia di Arcore, dove il sovrano ha ricevuto la delegazione leghista dei vassalli, presente il maggiordomo La Russa che serviva a tavola.
Fa già sorridere che la delegazione della Lega, a parte Bossi e Calderoli, cambi in continuazione, a seconda dei “preferiti” del momento del bevitore di pitali padani.
Un po’ più Cota e Giorgetti, una dose di Reguzzoni, un po’ meno Rosi Mauro e Bricolo, sono già un segno degli sgomitamenti delle varie correnti interne della Lega e dall’umore della moglie Manuela che tira le fila.
Alla fine, tra la linea leghista che vuole elezioni subito, per monetizzare qualche deputato in più e continuare a ricattare il premier, e quella di Silvio che cerca di evitare le elezioni “per il bene del Paese” e soprattutto della sua fedina penale, si è deciso di andare in pellegrinaggio dal Capo dello Stato per chiedergli di “cambiare posto a Fini”.
Sai che risate si farà Napolitano nella veste designata di priore del santuario.
Non pago di averlo cacciato dal Pdl, come nelle peggiori purghe staliniste, in nome del divieto di dissenso, in pratica i berluscones pretenderebbero pure che Fini lasciasse la presidenza della Camera, come se fosse cosa loro.
Un leader politico non può fare il presidente della Camera? Peccato che Casini lo abbia fatto per 5 anni, risponde Bocchino.
E poi la Costituzione non lo prevede,quindi si attaccano al tram, anche perchè Fini fa il presidente in modo impeccabile e se qualcuno presentasse un documento di censura su di lui finirebbe in minoranza e spernacchiato dall’Italia tutta.
A Mirabello Fini ha offerto al Pdl un patto di legislatura e un salvacondotto al premier: Letta e altri pidiellini consigliano a Berlusconi di evitare le elezioni e di trattare con Fini, gli sfascisti (in primis lega ed ex colonneli di An) spingono per le elezioni.
A forza di spingere, spingeranno Silvio giù dal dirupo.
Ma dietro le quinte Silvio tratta: ieri, su sua richiesta e autorizzazione di Fini, sono volati ad Arcore Moffa, Viespoli e Augello.
Il premier ha chiesto loro quali modifiche vorrebbe Fini in concreto nei famosi 5 punti, dichiarandosi disponibile a valutarle con attenzione e a stendere un nuovo Patto operativo che possa mantenerlo in sella.
E per capire quale norma proponga Fini per sospendere i suoi processi.
I messaggeri sono tornati a Roma e nei prossimi giorni arriveranno le richieste precise dei finiani, provvedimento su provvedimento.
Dietro la necessità di fare la voce grossa, il premier ha capito che i consigli di Letta e di Confalonieri sono i più saggi, ma ha Bossi che preme perchè teme di perdere potere.
Letta ripete a Silvio che il pericolo vero arriva da Tremonti e da Bossi, pronti al momento opportuno a pugnalarlo, mentre Fini fa la sua battaglia a viso aperto e sui contenuti.
Capirà in tempo Berlusconi chi gli sta tendendo la trappola del voto anticipato, della “non maggioranza” al Senato e quindi della necessità di un governo tecnico a guida Tremonti?
Fini intanto sta alla finestra e si organizza: il pressing dei berlusucones per recuperare qualche deputato Fli ha dato “risultato zero”, in un giorno i circoli hanno superato quota 400 e gli aministratori che hanno aderito a Futuro e Libertà sono arrivati a 1.100 (a ottobre si vedranno a Roma in un grande convegno).
E soprattutto sono centinaia i giovani tra i 20 e 25 anni che si stanno iscrivendo.
Saltati quattro colonnelli, Fini sta ritrovando un esercito di militanti e il consenso dell’opinione pubblica.
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