BERLUSCONI E BOSSI CONTESTATI IN VENETO: FISCHI E CARTELLI “VOI DONNE E FESTONI, NOI FANGO E ALLUVIONI”
GLI SMARGIASSI DEL “GHE PENSI MI” PARLANO DI “AIUTI SOSTANZIOSI E IMMEDIATI”, MA I VENETI SONO NELLA BRATTA… RICOMPARE IL DESAPARECIDO ZAIA, IL PREMIER SI GIUSTIFICA: “NON SONO VENUTO PRIMA PER NON OSTACOLARE I SOCCORSI”… DANNI PER UN MILIARDO, I SOCCORSI PROCEDONO LENTAMENTE… SCONTRI A PADOVA CON LA POLIZIA, TENSIONE NELLA POPOLAZIONE
L’aiuto dello Stato alle zone del Veneto alluvionate sarà “sostanzioso e immediato”: è questa la solita promessa del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, giunto questa mattina a Monteforte D’Alpone (Verona), da dove ha iniziato il sopralluogo nei comuni più colpiti dall’ondata di maltempo di questi giorni.
Si provvederà ad inserirlo subito nella Finanziaria, spiega Berlusconi.
Quanto alla proposta del governatore Zaia, che aveva ipotizzato di trattenere l’acconto Irpef sul territorio in modo da avere fondi immediati, il premier assicura: “Non ce ne sarà bisogno”.
I soldi ci sono, conferma Bossi, che accompagna il premier nella visita, insieme al capo della Protezione civile Guido Bertolaso ed al governatore del Veneto Luca Zaia. “Con il mio amico Tremonti garantisco io”, assicura il leader del Carroccio.
C’è chi ci crede e chi no.
Qualcuno si domanda anche se in Italia, per avere un aiuto dovuto, occorra avere amico Tremonti.
Parte proprio da uno dei luoghi simbolo della devastazione dell’alluvione – 35 milioni di danni, secondo il Comune – la visita del premier.
Un incontro atteso da tempo da sindaci, amministratori locali e rappresentanti delle categorie economiche, che più volte hanno denunciato in questi giorni di essere stati lasciati soli.
“Non sono venuto prima per non disturbare i soccorritori”, la giustificazione di Berlusconi, “ma abbiamo già avviato la pratica con l’Europa”, che potrà coprire parte dei danni.
Ma lo Stato non si tira indietro, promette: “Domani a Roma la
Protezione Civile si incontrerà con il ministro Tremonti e con il governatore del Veneto, Luca Zaia”.
Il premier, in pieno tour elettorale, loda i veneti, “grande gente”, capace di una reazione “vigorosa e immediata”.
Non sono mancate dure polemiche per l’intervento dello Stato, giudicato tardivo.
Anche oggi in Veneto il maltempo non cessa: continua a piovere e a nevicare in quota, oltre i mille metri.
Coldiretti avverte: sono 108, in totale, i comuni a rischio alluvione, 41 quelli a rischio frane e 12 quelli in pericolo su entrambi i fronti, mentre le operazioni di soccorso e messa in sicurezza vanno a rilento per l’inclemenza del tempo. Gravissimi i danni alle campagne, dove sono annegati oltre 150mila animali e sono andati persi interi raccolti di tabacco.
Compromesse anche le coltivazioni di ortaggi e distrutte serre e fungaie, con perdite incalcolabili.
Si parla di danni per 1 miliardo di euro, non si capisce però quanto potrà essere l’aiuto da parte del governo, fondi europei a parte.
Nessuno lo dice, solo promesse.
Non si può dire che il tour elettorale di Berlusconi e Bossi sia stato accolto con favore: fischi e grida di “soldi” a Monteforte, saltata la tappa prevista a Caldogno, contestazioni a Vicenza al grido “Noi nel fango, tu nella merda”, scontri tra centri sociali e polizia a Padova dove Berlusconi è stato accolto al grido di “dimissioni” e cartelli “voi donne e festoni, noi fango e alluvioni”.
E il pomeriggio è appena iniziato.
Leave a Reply