BERLUSCONI: “MI AVEVANO GARANTITO 20 DEPUTATI, COME AL SOLITO HANNO SBAGLIATO I CONTI” E UN ALTRO ADERISCE A FINI
BERLUSCONI COSTRETTO A TRATTARE CON I FINIANI PER AVERE UNA MAGGIORANZA: LA BONGIORNO CONFERMATA, I PROBIVIRI RINVIATI, OFFERTO ANCHE IL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO… CATONE (DC DI ROTONDI) PASSA CON FUTURO E LIBERTA’
La campagna acquisti del premier non ha prodotto risultati concreti: il repubblicano Nucara non è riuscito a riportare nessuno sulla via Arcore e il premier è furibondo coi “soliti noti” (i coordinatori del Pdl e i capigruppo parlamentari) : “mi avevano garantito venti deputati, come al solito hanno sbagliato i conti”.
In verità Silvio ci ha messo del suo nel fallimento dell’operazione “gruppo di responsabilità ” salva-governo: sono in molti a rimproverargli nei corridoi di Palazzo di aver commesso un grossolano errore di “grammatica politica” nell’annunciare prima del tempo l’operazione.
“Non sa trattenersi, deve sempre metterci il cappello, le cose prima si fanno e poi si dicono”, sono i commenti critici, espressi sottovoce, di area pidiellina.
Alla fine anche i quattro Udc siciliani vicini a Calogero Mannino adesso devono prendere tempo e così un premier infuriato si sfoga: “Ora sono costretto a trattare con Fini”.
Ed è quello che Letta, per conto di Silvio, sta facendo, con le seguenti concessioni che per il premier sono peggio di una resa: conferma di Giulia Bongiorno a presidente della Comissione Giustizia della Camera, nessun accenno a mettere in discussione il diritto di Fini a presiedere la Camera, rinvio della discussione dei deferimenti di Bocchino, Granata e Briguglio a tempi morti da definire, offerta del Ministero per lo Sviluppo economico ai finiani, tutti i ministri e sottosegretari confermati.
Fini da parte sua si impegna ad appoggiare un lodo Costituzionale che sospenda i processi al premier per il periodo in cui è in carica, senza però che ciò incida sui processi del cittadino comune.
Una sorte di tregua armata, non a caso Fini ha dato direttive precise: “Nessuna polemica sopra le righe fino a fine settembre, poi si vedrà “.
Il discorso del premier alla Camera sarà “distensivo e collaborativo” e non vi sarà alcun voto di fiducia (meglio non rischiare).
Nel frattempo Fini sta mettendo a punto con Lombardo una strategia per risolvere i problemi della giunta regionale siciliana, mentre oggi sarà annunciata l’adesione a “Futuro e Libertà ” di Gianpiero Catone, eletto con la Dc di Rotondi.
Tra qualche giorno almeno altri 2-3 parlamentari prenderanno la strada dei finiani, vicino ormai a quota 40 deputati.
La resa di Silvio è testimoniata dalla cancellazione di un’intervista a Gaucci a Matrix: il premier, nel timore che qualche parola di troppo dell’ex presidente del Perugia, potesse far saltare la tregua con Fini, tramite l’avvocato di fiducia di Gaucci, ha fatto annullare l’appuntamento.
Intanto vi preannunciamo che sta per esplodere un’altra grana: i deputati Pdl toscani, capitanati da Alessio Bonciani, si stanno ribellando a Verdini, con resa dei conti a mezzo stampa.
E qualcuno sta ventilando un possibile passaggio ai finiani di fronte a una gestione inesistente del partito.
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