CAMPANE A MORTO PER LE RONDE MARONIANE: DOPO UN ANNO UNA SOLA IN TUTTA ITALIA
DOPO TANTI ANNUNCI, UN ALTRO FLOP DI MARONI: NE ESISTE UNA ATTIVA SOLO A VARAZZE (SV), APPENA ALTRE TRE RICHIESTE DA VALUTARE… COSTRETTI A DOVER RISPETTARE PALETTI PRECISI E TAGLIATI I 100 MILIONI DI FINANZIAMENTO, GLI ASPIRANTI RAMBO SONO SPARITI COME NEVE AL SOLE
Prima del decreto attuativo, firmato l’8 agosto 2009, le ronde attive erano circa 70 in tutta Italia (di cui 17 in Lombardia e 10 in Veneto).
La Lega aveva spinto per aumentarle e istituzionalizzarle nell’intero Paese, affinchè divenissero un fiore all’occhiello della tanto promessa e mai realizzata “tolleranza zero” leghista, nonchè un veicolo pubblicitario per il partito.
Ma il decreto aveva perso due caratteristiche strada facendo, per la pressione dell’opinione pubblica: la possibilità di iscrizione per chi è attivista politico e il fondo di 100 milioni di euro (uno scandalo – dissero i sindacati di polizia- quando le questure non hanno i soldi per la manutenzione delle volanti) da destinare ai rondisti come rimborso spese.
A distanza di un anno il risultato è il seguente: in tutta la penisola esiste solo una ronda autorizzata, in quel di Varazze, formata da otto ex carabinieri ora in congedo.
Esistono ancora da valutare le richiesta di altre tre associazioni di volontari a Treviso, MIlano e Bolzano.
Fine della trasmissione.
Finite le ronde “fai da te” della propaganda e la speranza di incassare quattrini, l’istituzione di appositi albi presso le prefetture e i rigidi criteri per gli aspiranti volontari hanno improvvisamente cancellato la disponibilità di tanti aspiranti Rambo di mettersi al servizio della comunità .
Meglio così, anche perchè la sicurezza deve garantirla lo Stato, non i privati cittadini.
Alla fine la montagna ha partorito il topolino e il Ministero, così prodigo solitamente di comunicati stampa per decantare le operazioni delle forze dell’ordine e appropriarsene, stavolta si è ben guardato dal comunicare i dati delle ronde, sperando che non si sapesse della figura barbina maroniana.
L’associazione dei funzionari prefettizi rimarca che erano stati fissati parametri utili a garantire la sicurezza dei cittadini, per evitare che le ronde venissero strumentalizzate a fini politici.
A quel punto della sicurezza non è più fregato nulla a nessuno: finchè era strumento di propaganda andava bene, se diventava una cose seria, meglio stare a casa e andare a dormire.
Cosa che non fanno invece i City Angel e le tante altre associazioni di volontariato che danno una mano ai bisognosi.
Loro in strada non cercano un nemico ma solo esseri umani da aiutare.
Non sono “osservatori volontari della sicurezza”, svolgono un’attività sociale, quella di cui avrebbe davvero bisogno il nostro Paese.
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