CARA DI FOGGIA, LO STATO SI SVEGLIA, PRIMI INDAGATI PER CORRUZIONE, TRUFFA E FALSO IN BILANCIO
DOPO L’INCHIESTA DI GATTI SUL TRATTAMENTO INUMANO DI 1000 PROFUGHI E LE RELATIVE SPECULAZIONI SULLA LORO PELLE, INTERVIENE LA MAGISTRATURA
Ci sono i primi indagati nell’indagine della Procura di Foggia sulla gestione del Cara di Borgo Mezzanone a Manfredonia (Foggia).
I reati ipotizzati sono corruzione, truffa, falso e falso in bilancio.
Le indagini sono coordinate dal procuratore Leonardo Leone De Castris e dai sostituti Dominga Petrilli e Francesco Diliso.
La vicenda sulla struttura che ospita i richiedenti asilo che attendono l’esito della procedura di richiesta della protezione internazionale era esplosa dopo l’appello di Eugenio Scalfari su Repubblica (“il governo fermi l’inferno del Cara”) in seguito alla pubblicazione dell’inchiesta di Fabrizio Gatti sull’Espresso.
Anche la prefettura foggiana, su input del ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ha avviato un’indagine.
Lo stesso Alfano aveva annunciato una verifica su tutte le strutture di accoglienza dei migranti sul territorio italiano e in particolare un programma di interventi strutturali per il Cara di Foggia.
Senza l’inchiesta denuncia di Gatti sarebbe successo lo stesso?
(da agenzie)
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