CASO BELSITO: PERQUISIZIONE A CHIAVARI NELL’ABITAZIONE DI SABRINA DUJANY, TITOLARE DI UNA SOCIETA’ DI CONSULENZE
ESPONENTE DELLA LEGA, CANDIDATA ALLA SEGRETERIA PROV. DEL CARROCCIO, E’ MOLTO LEGATA ALL’EX TESORIERE….NELLA FOTO UN BRINDISI NELLA SEDE DELLA LEGA A CHIAVARI CON BELSITO, LA DUJANY E RIXI (PRIMA CHE SI SCANDALIZZASSE DELLA COMPAGNIA DI BELSITO)
Una militante della Lega Nord chiavarese, Sabrina Dujany, nominata nel 2010 responsabile dell’Ufficio sportello per le imprese a Milano, molto vicina a Belsito, risulta coinvolta nell’inchiesta delle procure di Milano, Reggio Calabria e Napoli, assieme al tesoriere (ed ex responsabile del partito per il Levante ligure) Francesco Belsito.
Da tre giorni sono presenti a Chiavari agenti della polizia tributaria campana incaricati dai pm Vincenzo Piscitelli, Henry John Woodcock e Francesco Curcio, della sezione reati contro la pubblica amministrazione coordinata dal procuratore aggiunto Francesco Greco.
L’inchiesta della procura campana prende spunto da una informativa dei carabinieri del nucleo operativo ecologico che porta la data del 30 marzo scorso ed è relativa a «operazioni economiche riconducibili ad attività di riciclaggio poste in essere da Stefano Bonet», un imprenditore veneto ritenuto elemento centrale della indagine. Nelle carte, gli inquirenti spiegano che l’obiettivo è quello di accertare se le somme movimentate da Belsito (privatamente o in qualità di tesoriere della Lega Nord) siano di provenienza lecita e riguardino rimborsi elettorali o finanziamenti di privati al partito, oppure illecita.
L’attività dei finanzieri a Chiavari è coperta da un rigidissimo riserbo e perquisizioni, sequestri e perfino acquisizione di atti utili alle indagini sono state smentite dai rappresentanti della Lega Nord.
Ieri è però trapelato che gli inquirenti campani hanno emesso un decreto di perquisizione dell’abitazione di Sabrina Dujany.
L’appartamento si trova in via dei Gandolfo 4, ovvero dove risulta avere sede l’azienda della stessa quarantaseienne, la “Athena Consultation” sas.
Si tratta di una società che fornisce «consulenze e servizi amministrativi nel campo della formazione, della qualità , della sicurezza, dell’informatica, dell’ambiente e delle tecniche finanziarie».
Un altro ufficio è rintracciabile in via Battisti 15 a Lavagna, ma questi locali non sono citati nelle carte della Procura campana.
Non è escluso che nelle prossime ore Sabrina Dujany possa essere sentita dagli stessi pm di Napoli, alla presenza di un avvocato difensore.
Contemporaneamente, prosegue il lavoro degli uomini della polizia tributaria. D’altronde, è logico che l’attenzione delle Fiamme gialle e degli inquirenti si sia spinta fino al levante genovese. Francesco Belsito è stato commissario provinciale del Tigullio dal 2010 al marzo scorso.
Secondo voci non confermate, Belsito avrebbe recentemente manifestato interesse nell’acquisizione di quote di capitale di un noto locale notturno della Riviera di Levante (acquisto del 50% della discoteca Sol Levante n.d.r.) e manterrebbe solidi legami con esponenti politici e imprenditori del Tigullio, tra cui figura pure la consulente aziendale Dujany.
Naturale, allora, che gli inquirenti napoletani, ma anche quelli di Reggio Calabria e Milano, si chiedano adesso se documenti interessanti ai fini investigativi, magari utili a rintracciare e “tracciare” il tesoro padano e gli affari di Belsito possano essere custoditi proprio a Chiavari o nel Tigullio.
E gli stessi investigatori non possono nemmeno escludere che qualche carta o prova o indizio possa essere stata custodita da esponenti della Lega Nord.
Tanto è vero che nelle ultime ore sono state perquisite le abitazioni e gli uffici di Nadia Dagrada, una dirigente amministrativa del partito e responsabile dell’ufficio gadget, di Helga Giordano, ex assessore comunale a Sedriano (Milano), e, appunto, Sabrina Dujany.
(da “Il Secolo XIX“)
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