CECILIA STRADA SMONTA LE BALLE SUL RUOLO DELLE ONG
ED E’ FIN TROPPO EDUCATA CON CERTI PENDAGLI DA FORCA CHE DIFFAMANO EMERGENCY SUL WEB
Smontare le false notizie sul ruolo delle Ong, e in particolare della sua Emergency.
È quello che sta facendo, con una serie di post sulla sua bacheca Facebook, Cecilia Strada, presidente dell’associazione fondata da suo padre Gino e da sua madre Teresa Sarti.
Cecilia Strada torna così sulla polemica di questi giorni nata dalle accuse del procuratore di Catania Carmelo Zuccaro nei confronti di alcune Ong, diventata poi terreno di scontro politico anche all’interno del Governo.
Strada però si focalizza su alcune false informazioni che circolano sui social e soprattutto su alcuni argomenti che i detrattori dell’operato delle Ong hanno utilizzato per attaccarla.
“Cose che ho scoperto oggi, grazie ai profondi contributi di commentatori che non mi conoscono: che mio padre ha la residenza a Montecarlo (Cecilia ha inviato l’icona ‘me la sto facendo addosso dal ridere’), che io non ho mai “pulito in cesso in vita mia” (pensa che invece qualche anno fa mi si accusava di “aver fatto la cameriera”, come se aver fatto la cameriera fosse un’esperienza professionale indegna), che nel bilancio di Emergency le fonti di entrata non sono dettagliate (ragazzi, un bilancio è come un libro: si comincia dalla prima pagina, si legge da sinistra a destra perchè è scritto in italiano, si arriva in fondo alla pagina poi si volta e si continua nella pagina successiva…si chiama leggere, e se ci provate vedete che nel bilancio ci sono tutte le informazioni che cercate). E altre illuminazioni minori. Però, quante cose si imparano ogni giorno 🙂
Gli interventi di Cecilia Strada sono cominciati il 30 aprile, innescati da una serie di accuse su twitter: “Su Twitter oggi ci sono un saaaacco di persone che parlano, diciamo così, un pò a vanvera. Io sono sempre supergentile ed educata sul lavoro, ma, ehi, oggi è domenica e incredibilmente sono di riposo, perciò: ma perchè c…. non fate nomi e cognomi, anzichè buttare calunnie e offese a caso?”, si è sfogata la presidente di Emergency che criticato in due post distinti quanti, a suo giudizio, “lanciano il sasso e nascondono la mano”, tirando in ballo tutte le Organizzazioni non governative che si occupano di migranti.
“Sarebbe tutto più comodo e semplice, ci vediamo in tribunale e morta là. O no? Mi sembra più onesto – continua Strada – che non lanciare il sasso e nascondere la mano. Dai! (Visto che è ancora domenica, aggiungo: eh, c….. Scusa Ufficio delle risorse umane, ma oggi son di riposo. E baci)”.
Nel primo pomeriggio, la presidente aveva pubblicato un altro post, dai toni più pacati, dove denunciava quanti insultavano Emergency invitandola a “vergognarsi”. “Risultato del calderone di fango di questi giorni sul soccorso in mare : gente che mi scrive per insultarmi e invitarmi a “vergognarmi” perchè “portate qui quelli muscolosi e ve ne fregate dei bambini che muoiono di fame in Africa”, scriveva Strada per poi fare un elenco di tutte le attività di Emergency.
“Ora: non stiamo lavorando nel soccorso in mare (purtroppo, aggiungerei, avessimo soldi a sufficienza avremmo probabilmente preso anche una nave); da circa 23 anni – spiegava Strada – Emergency aiuta la gente “a casa loro”, compresi questi famosi bambini affamati (chi ci critica ne ha mai visto uno? Ne ha mai aiutato uno? Mah!) per un totale di 8 milioni di persone; da 10 anni Emergency lavora anche in Italia, con ambulatori fissi e mobili aperti a chiunque ne abbia bisogno (chi ci critica ne ha mai visto uno? Ne ha mai aperto uno?)”.
Continua il post: “Se metà del tempo buttato per scrivere insulti e ingiurie fosse impiegato per fare qualcosa di positivo per l’Italia, probabilmente diventerebbe un Paese bellissimo in un paio di mesi, ma evidentemente è più facile e comodo sfogare la frustrazione dietro una tastiera che non darsi da fare. Alla luce di tutto questo, semplicemente: io non mi vergogno. Nemmeno un pò. Chi ci insulta può dire lo stesso? E buona giornata a tutti”, concludeva.
(da “Huffingtonpost”)
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