CHI E’ L’ITALIANO OSTAGGIO IN SIRIA, VITTIMA DI UN RAPIMENTO “ANOMALO”
SERGIO ZANOTTI E’ UN EX IMPRENDITORE CONDANNATO A UN PERIODO DI DETENZIONE PER EVASIONE FISCALE…SEPARATO DALLA PRIMA MOGLIE E PARE ANCHE DALL’ULTIMA COMPAGNA
Barba e tunica bianca, l’hanno ripreso in ginocchio, davanti agli ulivi.
In mano ha un cartello con una data: 15 novembre 2016: Sergio Zanotti, 56 anni, originario di Marone, in provincia di Brescia, sarebbe prigioniero di un gruppo armato non identificato in Siria da sette mesi.
Separato, tre figlie dai 35 ai 25 anni e altri due bambini avuti con la seconda compagna, Zanotti vive a Marone, sul lago d’Iseo, con la sorella Beatrice.
Era all’estero per lavoro: si occupa di monitoraggi industriali. Pare si fosse separato anche dall’ultima fidanzata, una donna Santo Domingo, e che fossero in causa per l’affidamento dei bambini.
La denuncia dei familiari
I familiari di Sergio Zanotti già nel maggio scorso avevano presentato denuncia di scomparsa. L’uomo, un ex imprenditore la cui impresa metalmeccanica è stata dichiarata fallita, in passato era stato condannato a un periodo di detenzione per evasione fiscale.
A Marone, sulla sponda bresciana del lago di Iseo, vivono i parenti più stretti dell’uomo. Hanno riferito che Zanotti aveva programmato il viaggio all’estero nell’aprile scorso.
Nelle sue intenzioni sarebbe dovuto durare solo pochi giorni. Invece dell’uomo si sono perse le tracce, e nel maggio scorso la famiglia ne aveva denunciato la scomparsa.
I familiari hanno riferito di essere da tempo in contatto con la Farnesina, le autorità italiane sarebbero a conoscenza del video già da diversi giorni.
Al momento non sarebbe giunta nessuna richiesta di riscatto da parte dei rapitori. Che potrebbero anche non essere terroristi, ma delinquenti comuni.
Dalle indagini finora svolte, risulta che Zanotti sia partito alcuni mesi fa per la Turchia. E da lì si sarebbero perse le sue tracce.
Il video – secondo quanto accertato finora da investigatori italiani – gira sul web da circa una settimana e non sembra “univoco”, dal momento che l’italiano, per quanto con la barba lunga, non appare nelle immagini particolarmente provato dai presunti sette mesi di prigionia.
Il nome dell’account del presunto jihadista, che ha inviato il video a Newsfront, è Almet Medi. Nella descrizione visibile sul suo profilo, c’è scritto che è “di Milano”e “vive a Napoli” e “ha frequentato l’Ipsia Ferraris Pacinotti”.
Il video è stato postato sul profilo il 21 novembre — giorno in cui il profilo sembra sia stato creato — alle 18,41. Newsfront spiega che l’autore del messaggio si è descritto come un jihadista siriano e si è presentato col nome di Abu Jihad.
Fonti investigative e di intelligence, contattate dall’ANSA, confermano il sequestro e parlano di “sequestro anomalo”
(da agenzie)
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