CHI E’ PAOLA EGONU, LA TRASCINATRICE DELLA NAZIONALE DI VOLLEY AI MONDIALI: “IN ITALIA PER SCELTA”
NATA A CITTADELLA: “CASA E’ OVUNQUE SIANO I GENITORI”… UN TALENTO STRAORDINARIO E UNA ELEVAZIONE CHE LA PORTA A TRE METRI DA TERRA
Se la nazionale di Volley femminile vince e convince il merito è sicuramente del gruppo, del lavoro di Davide Mazzanti che ha costruito un mix perfetto e omogeneo tra talento, esperienza e quella spregiudicatezza tipica di alcuni giovani.
Se è vero che l’amalgama funziona, è altrettanto vero che c’è bisogno di qualcuno che rompa gli schemi con infinita potenza.
Quel qualcuno risponde al nome di Paola Ogechi Egonu.
Opposto, convinta afroitaliana perchè: “Un’appartenenza non esclude l’altra”, in Italia per scelta, per amore del volley.
Casa è dovunque siano i suoi genitori, sia Lagos, Abuja, Milano o Manchester, dove il papà voleva portarla una volta trasferitosi ma lei rifiutò.
“Ho scelto di restare a Milano, voglio sfruttare le opportunità che mi dà la pallavolo”. I suoi genitori, papà Ambi e mamma Sundey, sono la sua fortezza “Papà un palazzo, io e mamma una cosa sola”, disse alla Gazzetta.
La famiglia, importantissima, numerosa e divisa tra la Nigeria e il mondo, tredici zii, numerosi cugini e il nonno che è il capo della loro “famiglia/comunità ” e che, come dice Paola, è infastidito “dall’abbigliamento pallavolistico”, dai pantaloncini troppo corti. Ma quello che le rimane della famiglia un po’ all’antica, molto religiosa è l’idea che il corpo è un tempio, “un dono” quindi niente tatuaggi perchè vuole “rimanere pura”.
Ma queste sono solo curiosità , il talento è ben altra cosa. Paola è soprattutto quello. Nata nel 1998 a Cittadella, dal 2013 al Club Italia, a Roma ha affinato la tecnica. Dopo 4 anni, nel 2017 passa al Agil, a Novara. Si porta a casa una coppa Italia e una Supercoppa. In nazionale arriva nel 2014, un anno dopo, con le azzurre under 18, l’oro mondiale.
È forte. È così forte che gioca nello stesso periodo per under 20, under 19 e nazionale maggiore. Quando hai un talento simile per le mani, l’unica cosa da fare e mandarla a saltare alto, supera i 3 metri in elevazione, e sperare che la palla di fuoco che tirerà dal braccio cada nel campo avversario. In questo Paola è fortissima. Miglior schiacciatrice nei mondiali under 18, non si è mai fermata.
Nell’ultima partita vinta dalle azzurre contro gli USA ha messo a referto 33 punti, 25 attacchi (l’ottanta percento), 5 muri e 3 aces. Una partita incredibile che non è la prima e non sarà l’ultima.
Nel campionato di Serie A1 del 2016-17, realizzò 46 punti in una partita. Mai nessuno come lei. In questo momento è sul podio della classifica marcatori al mondiale, terza dietro Lippmann (tedesca) e Sloetjes (Olanda), ma ha ancora un pezzo di mondiale davanti, lo stesso che in parte dipende anche da lei
(da agenzie)
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