CINQUESTELLE: GIUNTA RAGGI, META’ DELLE DELIBERE SONO SULLE POLTRONE
15 RIUNIONI DI GIUNTA, 34 DELIBERE, META’ SONO NOMINE DI COLLABORATORI ESTERNI
Sono passati ormai quasi 90 giorni dall’insediamento di Virginia Raggi come sindaco di Roma, eppure l’attività del Campidoglio registra al suo avvio una paralisi quasi senza precedenti.
Repubblica mette in fila oggi tutti gli scogli che il primo cittadino si trova ad affrontare e che di fatto stanno bloccando tutto il Comune.
Uno dei dati più eloquenti, riporta Repubblica, è quello delle delibere.
Dal 7 luglio, debutto della giunta Raggi, l’esecutivo si è riunito una quindicina di volte: 34 le delibere approvate, metà delle quali nomine di collaboratori esterni.
Ancor più magro il bottino dell’assemblea capitolina, ferma dal primo settembre: appena dodici sedute e undici delibere licenziate in aula.
Un andamento lento aggravato dalla crisi politica esplosa quasi tre settimane fa e non ancora risolta: dalle dimissioni a catena del capo di gabinetto, dell’assessore al Bilancio e del dg di Ama, azienda dei rifiuti.
Tre ruoli-chiave senza padrone, che hanno di fatto bloccato la macchina amministrativa.
Tanto più che pure la poltrona del segretario generale è vacante.
Risultato? Dirigenti e funzionari – 500 dei quali con contratto scaduto il 31 luglio e da allora in attesa del bando interno per essere ricollocati – non sanno con chi parlare. A chi sottoporre le questioni più urgenti.
Faticano persino a capire chi prende le decisioni.
E mentre la sindaca è impegnata nell’estenuante braccio di ferro con il M5s, le pratiche inevase si accumulano sulle scrivanie.
(da “Huffingtonpost“)
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