COMMISSARIATA LA LEGA IN EMILIA: BOSSI MANDA LA BADANTE PER RISTABILIRE L’ORDINE PADANO
I VOTI HANNO DATO ALLA TESTA ALLA DIRIGENZA LEGHISTA EMILIANA: TUTTI CONTRO TUTTI PER SPARTIRSI TORTA E TORTELLINI…ROSY MAURO AFFIANCHERA’ ALESSANDRI AL CENTRO DELLA BUFERA E DI SCANDALI… FIOCCANO ESPULSIONI, MENTRE MOLTO ISCRITTI LASCIANO IL PARTITO
Azzerato il direttivo nazionale dell’Emilia della Lega Nord, che mantiene Angelo Alessandri solo formalmente nella carica di segretario nazionale e vicepresidente federale del Carroccio: la decisione arriva dalla riunione dello stesso organo, che si e’ concluso a Reggio Emilia, alla presenza di Rosy Mauro (che da ieri affianca lo stesso Alessandri).
E’ stata inoltre decisa una riorganizzazione interna che affianchera’ ai responsabili dell’amministrazione e dell’organizzazione terze figure scelte da Rosy Mauro.
Per quanto riguarda le modifiche in seno al Carroccio emiliano, in particolare, il responsabile amministrativo Gian Franco Barigazzi verra’ affiancato da due collaboratori e il gruppo organizzativo passa da uno a tre membri.
Dopo le polemiche sulle irregolarita’ nella gestione delle risorse del partito e le accuse contro Alessandri culminate nell’espulsione dell’ex vice Marco Lusetti, da via Bellerio hanno cercato di tamponare la falla che sta portando la Lega emiliana ogni giorno sulle prime pagine dei giornali regionali con la nomina della persona di fiducia della moglie di Bossi.
La lente di ingrandimento di via Bellerio sull’Emilia sembra ingrandirsi a conclusione di una lunga serie di polemiche e veleni interni iniziata questa estate con il “caso” delle multe collezionate da Alessandri durante i suoi spostamenti e in parte addebitate al bilancio del Carroccio.
Contro Alessandri sono state sollevate inoltre accuse di scarsa trasparenza sulla gestione delle risorse relative all’affitto di un ufficio del parlamentare a Guastalla, e ai versamenti delle quote di 500 euro mensili dovute dal presidente della commissione Ambiente della Camera al partito.
La battaglia interna per la segreteria emiliana ha infine lasciato sul campo l’ex braccio destro di Alessandri Marco Lusetti, espulso dalla Lega per la vicenda Enci, Alberto Magaroli e Alberto Veronesi, messi alla porta per violazione dell’articolo 53 dello statuto leghista.
Una situazione di instabilita’ che si e’ riverberata in alcune defezioni, specie nel bolognese, federazione provinciale da tempo commissariata.
A ferragosto hanno lasciato 15 persone traslocate verso la nuova formazione di Gianfranco Fini, mentre e’ di ieri la notizia di una nuova espulsione comminata a un iscritto di Molinella.
Le modifiche interne ai vertici del movimento ora consegnano il timone del Carroccio emiliano ad una pluralita’ di soggetti: ufficialmente Alessandri è stato solo “affiancato”, ma dalle urle che provenivano dala stanza in cui era a colloquio con Rosy Mauro, non pare abbia certo preso bene il provvedimento.
Sulla vicenda incombono però due pericoli: in caso di elezioni la Lega emiliana si presenterebbe oggi con una immagine esterna pessima, dilaniata tra tante componenti, anche locali, e il partito teme che questo possa pregiudicare i coinsensi elettorali in un momento delicato per la Lega.
In secondo luogo, se l’espulsione di Lusetti venisse confermata dai vertici di via Bellerio, l’ex esponente leghista di Guastalla aprirà il sacco delle rivelazioni che ha promesso e che riguarderebbero anche l’amministrazione del partito a livello centrale.
Una prima anticipazione si è avuta con l’apertura di una inchiesta da parte della magistratura sulle spese dichiarate dai candidati alle regionali e non documentate a dovere, in cui risulta inquisito, tra gli altri, anche il capogruppo del Carroccio in Regione.
E non dimentichiamo che un altro parlamentare emiliano, Rainieri, risulta indagato dalla procura di Milano per truffa da 1 miliardo di euro per false fatture sulle quote latte.
Un bell’ambientino…
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