COMUNALI GENOVA: SILVIA SALIS INCONTRA LA COMUNITA’ DI SAN BENEDETTO PER PARLARE DI POVERTA’ E SPAZI SOCIALI
C’E’ CHI E’ VICINA A CHI ASSISTE I POVERI E CHI SALIVA SULLO YACHT DI SPINELLI, L’IMPRENDITORE CONDANNATO CON TOTI
Silvia Salis, candidata sindaca, ha incontrato la Comunità per parlare di cibo e povertà, gentrificazione e spazi sociali.
Insieme a Marco Malfatto, presidente della Comunità, ha visitato l’ufficio di Don Gallo, nella sede storica di via San Benedetto 12, e ha discusso della grande varietà di bisogni di cui la Comunità già si occupa.
L’incontro è iniziato dal civico 12 di via San Benedetto davanti a quel portone in cui lo stesso Don Gallo fu accolto l’8 dicembre 1970.
La visita è stata un modo per introdurre uno dei temi chiave dell’incontro: tutto ciò che riguarda le politiche del cibo in città e la mancanza di un sostegno strutturato, concreto e duraturo da parte del Comune.
Nella Comunità di Accoglienza di via Buozzi 17 l’incontro è entrato nel vivo: “Tutti sanno un po’ come la pensiamo, puoi immaginare come ce la siamo passata in questi anni, riguardo ai bisogni delle persone in condizioni più fragili – ha esordito Marco Malfatto- Don Gallo prendeva posizioni pubbliche rispetto alle persone che si candidavano, e ora noi ereditiamo questa passione politica, anche perché noi qui facciamo politica con ogni progetto di cui ci occupiamo, dobbiamo per forza dialogare sui temi che ci stanno a cuore. Siamo preoccupati e volevamo confrontarci su alcuni temi per capire qual è il tuo sguardo”
“Penso che ci sia un approccio generale da cambiare – Silvia Salis – ci sono stati solo interventi a spot sul sociale, che non hanno una regia e quindi non hanno una ricaduta reale. È quello che io chiamo voucherismo: interventi non strutturati.
Credo che si dovrebbe iniziare con un tavolo permanente di gestione di ciò che rimane nei supermercati, che vede il Comune come regia di un’operazione che sarebbe a costo zero, perché si tratterebbe di gestire in primis le eccedenze. Il
tema dello spreco e dei rifiuti è poi strettamente collegato. Ci vuole anche un impegno del Comune per sostenere i privati contro lo spreco: ognuno, commisurato al suo potere di incidere, deve fare qualcosa.
“Voglio ringraziarvi per l’opportunità di parlare di questi temi, penso che la campagna elettorale vada umanizzata il più possibile, perché lo spettacolo che hanno davanti le cittadine e i cittadini è pessimo – ha concluso Silvia Salis – voglio che durante la campagna emergano le realtà di questa infrastruttura potentissima di solidarietà di Genova, ma non è giusto che voi facciate così tanta fatica da soli, il Comune deve dare un impegno strutturale nel sociale”.
(da agenzie)
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