CONDANNATO L’OPPOSITORE NAVALNY, COSI’ NON POTRA’ SFIDARE PUTIN ALLE PRESIDENZIALI: L’EX AGENTE DEL KGB INSEGNA COME SI VINCONO LE ELEZIONI
UN PROCESSO RIDICOLO E UNA CONDANNA AD HOC… IL BLOGGER ANTICORRUZIONE: “CONDANNATO PER LA MIA ATTIVITA’ POLITICA, PUTIN E LA SUA BANDA DI LADRI HANNO PAURA DI AFFRONTARCI”
Aleksei Navalny è stato condannato in Russia da un tribunale di Leninksy di Kirov, negli Urali. Cinque anni (con la condizionale) e 500mila rubli di multa (circa 8mila euro) per truffa e appropriazione indebita ai danni della società statale Kirovles.
Il più noto leader dell’opposizione russa e considerato l’unico con delle chance nelle future presidenziali del 2018, da cui questa condanna lo esclude per legge, ha annunciato che ricorrerà contro la sentenza.
«Colpito per la mia attività politica»
«C’è gente interessata a impedirmi di svolgere attività politica, a causa delle rivelazioni diffusi dal mio Fondo Anticorruzione», ha detto Navalny alla stampa durante una pausa del processo.
A suo dire, dietro la sua condanna vi sono alti funzionari di Stato, di cui il Fondo anticorruzione ha rivelato le vite condotte al di sopra dei propri mezzi.
Il tribunale Leninsky di Kirov, a 800 chilometri da Mosca, ha condannato Navalny per appropriazione indebita nel processo Kirovles bis.
Secondo quanto denunciato dallo stesso oppositore, la sentenza è identica «parola per parola», compresi i refusi, a quella emessa nel 2013, quando gli furono comminati cinque anni con la condizionale. «Hanno fatto come l’altra volta», senza portare ulteriori prove della mia colpevolezza, ha denunciato Navalny al quale ora, da pregiudicato, è impedita la corsa al Cremlino.
L’oppositore ha ribadito che non rinuncerà alla sua corsa alle presidenziali 2018, ha dichiarato che farà ricorso contro il verdetto e che si rivolgerà alla Corte costituzionale per contestare il divieto di candidarsi.
«Ci rivolgeremo alla Corte costituzionale, a tutti i tribunali possibili», ha avvertito. Su Twitter ha scritto: «Grazie a tutti per il sostegno: Putin e la sua banda di ladri hanno paura di affrontarci nelle elezioni. Giusto così: vinceremo».
(da “il Corriere della Sera”)
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