“L’ACCORDO SUI MIGRANTI TRA LIBIA E ITALIA E’ NULLO”: IL PARLAMENTO DI TOBRUK SVELA LA PATACCA DI MINNITI
L’AUTORITA’ DI SERRAJ E’ LIMITATA E NON PUO’ GARANTIRE IMPEGNI UE
Il Parlamento di Tobruk ha bocciato, definendolo “nullo e non pervenuto”, l’accordo sui migranti siglato tra l’Italia e il governo libico guidato da Fayez al-Sarraj, riconosciuto dalle Nazioni Unite ma detestato da Khalifa Haftar, l’uomo forte di Bengasi.
L’autorità di Serraj è inoltre limitata alla sola Tripoli e la capacità di garantire l’accordo con l’Ue risulta improbabile.
Secondo il Parlamento di Tobruk infatti “non esiste alcun obbligo morale e materiale” di rispettare il memorandum, poichè il governo di accordo nazionale (Gna) non rappresenta la Libia.
“Dossier come quello sull’immigrazione clandestina – si legge in una nota – sono tra le questioni cruciali” che devono essere decise “dal popolo libico attraverso l’intermediazione dei suoi deputati democraticamente eletti”.
Il Parlamento di Tobruk controlla la Cirenaica, la parte est della Libia, ed è stato eletto nel 2014. Può contare sul sostegno dei gruppi armati del suo ministro della Difesa, il generale Khalifa Haftar, alleato dichiarato della Russia.
Il governo italiano ha deciso invece di scommettere su Fayez al Serraj, che esercita le funzioni di primo ministro anche se in modo informale, perchè avrebbe bisogno del riconoscimento dell’altra metà del paese.
Solo giovedì scorso il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, in un incontro con al Serraj, aveva dichiarato che “è tempo di chiudere la rotta dalla Libia all’Italia”.
L’obiettivo: scongiurare che i movimenti populisti e nazionalisti del continente speculino ancora sul tema dell’accoglienza e rilanciare l’integrazione europea a partire dalla difesa dei confini esterni
E se nella dichiarazione sull’immigrazione siglata dai due leader si leggeva che “l’Unione europea accoglie con favore lo sviluppo dell’accordo firmato tra Italia e Libia il 2 febbraio”, la posizione dei parlamentari di Tobruk promette un fragile futuro al progetto italo-libico.
(da “il Foglio“)
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