CRISANTI ASFALTA IN TV IL DIRETTORE DI LIBERO
SENALDI: “NON LAVORO PER MULTINAZIONALI COME LEI”… CRISANTI: “FALSO, FACCIA I NOMI, ABBIA IL CORAGGIO DELLE SUE AZIONI COSI’ LA QUERELO”… E SENALDI BATTE IN RITIRATA
Scontro di fuoco a “L’aria che tira” su La7 tra il virologo e senatore del Pd Andrea Crisanti e il condirettore di Libero Pietro Senaldi.
A scatenare la discussione, i pareri divergenti dei due sul sistema sanitario privato italiano, ricoperto di lodi da Senaldi che in merito ha pure raccontato un aneddoto: “A molti miei amici che lavorano in posizioni di rilievo in Francia e in Gran Bretagna viene consigliato di andare in Italia se stanno male”.
Da qui, la replica piccata di Crisanti: “Questo è un esempio di mal costume, perché, ad esempio, in Inghilterra il sistema sanitario è tutto pubblico e non salti la fila: aspetti e non paghi. Noi invece siamo abituati diversamente: prendi i soldi e paghi. E questa sarebbe una bella lezione di umiltà per i suoi amici benestanti”.
Pietro Senaldi ha allora precisato che si riferiva al sistema sanitario privato, al che Crisanti ha ribadito come il National Health Service inglese sia tutto pubblico. I
l giornalista, a quel punto, lo ha attaccato: “Io non ho mai lavorato per delle multinazionali e non sono nei jet set internazionali come lei”. “Neanche io – ha ribattuto Crisanti – lei sta dicendo una inesattezza, io non ho mai lavorato per multinazionali”.
Senaldi ha quindi ignorato la questione “multinazionali”, tornando a sottolineare come il virologo faccia parte di jet set internazionali e simili. Al che Crisanti lo ha incalzato: “Per quale multinazionale ho lavorato? Lo dica, così la denuncio. Abbia il coraggio delle sue azioni. Mi dica per quali multinazionali ho lavorato e ne risponderà in tribunale. Lo dica e si vergogni”.
“Ma non faccia il paladino dei poveri, per pietà”, ha risposto allora Senaldi. Che poi, nonostante le sollecitazioni della presentatrice Myrta Merlino, ha volutamente lasciato passare in sordina l’accusa rivolta a Crisanti su presunte collaborazioni con le multinazionali.
(da NextQuotidiano)
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