CROLLO A GENOVA IN UN ALLOGGIO PER PROFUGHI, SETTE FERITI, L’UMANITA’ DEL FRATELLO D’ITALIA CHE INVECE CHE PENSARE AI FERITI DICE IL FALSO E VIENE SMENTITO DALLA PREFETTURA
IL SINDACO BUCCI E’ INVECE INTERVENUTO: “SONO COSE CHE NON DEVONO ACCADERE A CHI E’ NOSTRO OSPITE”… CARO BUCCI, NON DEVE NEANCHE ACCADERE CHE UN DIFFAMATORE ABBIA UNA DELEGA DEL COMUNE, QUINDI PROVVEDI
Sono stati dimessi i sette profughi feriti ieri sera nel crollo del soffitto del soggiorno dell’appartamento trasformato in centro di accoglienza in via Sampierdarena.
L’ultimo a lasciare l’ospedale sarà il gambiano arrivato in ospedale in codice rosso, il cui stato di salute, dopo gli accertamenti, è apparso meno grave rispetto al momento del ricovero.
Nel centro di via Sampierdarena erano ospitati anche altri due migranti. Uno è scampato al crollo perchè si trovava nella sua camera, l’altro invece era a scuola: frequenta un corso di formazione professionale all’Istituto scolastico Odero.
I nove ospiti del centro sono tutti africani: tre del Gambia, uno della Nigeria, uno del Camerum, tre senegalesi e un cittadino del Mali. Il centro è stato posto sotto sequestro dalla procura per agevolare le indagini sulle cause del crollo. I nove stranieri sono stati tutti alloggiati provvisoriamente in due alberghi della città convenzionati con il Comune: uno a Sampierdarena, uno in centro città .
Dopo l’arrivo dei soccorsi, anche il sindaco Marco Bucci si era recato sul posto. «Sono cose che non devono succedere a gente che è nostra ospite, dobbiamo capire il perchè e fare in modo che non succeda più» , ha detto il sindaco.
Stamane la nota stonata: invece che preoccuparsi di chi è “nostro ospite” e che ha rischiato di morire, Sergio Gambino, consigliere comunale di Fratelli d’Italia, dimostrando una grande umanità , ha sostenuto che “all’interno del centro di accoglienza c’erano anche due irregolari”
“Uno dei feriti finiti all’ospedale Evangelico non è un richiedente asilo, ma un clandestino in possesso di un permesso di soggiorno scaduto. E c’è anche un’altra incongruenza: dalle documentazioni, fra i 9 migranti ospitati c’è uno straniero che risulta irreperibile. Se così fosse sarebbe una truffa, perchè la cooperativa incassa 35 euro al giorno per ospitare una persona che in realtà non vive nell’alloggio».
Ma la presidente della cooperativa Saba, che gestisce l’appartamento dove è avvenuto il crollo, ha replicato così a queste frasi: «Ogni giorno controlliamo chi vive nelle nostre strutture e comunichiamo i nomi alla Prefettura, che dopo le verifiche autorizza il pagamento delle rette. Un ospite clandestino? E’ un richiedente asilo che ha fatto ricorso, la Prefettura ne è stata informata. Escludo che uno straniero irreperibile possa risultare fra i nostri ospiti. Ripeto: tutti i giorni controlliamo i nomi degli ospiti e li comunichiamo. Se fossero emerse anomalie, ne saremmo a conoscenza».
A stretto giro arriva la nota ufficiale della Prefettura che smentisce l’esponente di Fratelli d’Italia: «I nomi degli ospiti del centro corrispondono ai richiedenti asilo che hanno diritto ad alloggiare in quella struttura», hanno chiarito dall’ufficio del prefetto, Fiamma Spena.
Ora la Genova civile attende che il sindaco Bucci tolga la delega al diffamatore.
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