DA OGGI LA LEGGE NON È PIÙ UGUALE PER TUTTI: IL PD AL SENATO SALVA IL PREGIUDICATO MINZOLINI, ASSIST PERFETTO AL M5S
A 24 ORE DAL SALVATAGGIO DI LOTTI, 19 PD VOTANO CONTRO LA DECADENZA DEL SENATORE DI FORZA ITALIA, CONDANNATO IN VIA DEFINITIVA A 2 ANNI E SEI MESI PER PECULATO… LA LEGGE SEVERINO NE PREVEDE LA IMMEDIATA DECADENZA
Ieri hanno salvato il ministro Luca Lotti, oggi il soldato Augusto Minzolini. Domani, già lo chiedono, Berlusconi.
Dopo infiniti rimandi la questione della decadenza dell’ex direttore del Tg1, aperta dalla condanna definitiva per peculato con interdizione, è approdata in Aula che ha votato per salvarlo: è passato con 137 voti a favore, 94 contrari e 20 astenuti l’ordine del giorno di Forza Italia che ha proposto di respingere la deliberazione con cui sette mesi fa la Giunta per le autorizzazioni aveva votato la revoca del mandato parlamentare.
All’annuncio del presidente Pietro Grasso: applausi, pacche sulle spalle, qualche lacrima e abbracci tra i sodali strenuamente o nascostamente avversi alla cacciata del senatore.
“Sono pronto a bere la cicuta”, aveva detto Minzolini a conclusione del suo discorso prima del voto. Pochi minuti dopo può tornare a brindare a Champagne grazie al salvataggio in extremis.
E infatti, puntuale, l’annuncio: “Ora ho vinto la mia battaglia, mi dimetto“. Parole, le dimissioni dovranno essere anche calendarizzate e poi votate. E potranno essere respinte. Così che Minzolini — benchè dimissionario a parole — nei fatti potrà rimanere al suo posto e maturare anche la pensione.
Per sminare il voto Forza Italia ha proposto non uno ma tre ordini del giorno (due poi ritirati) per neutralizzare il parere della giunta del 18 luglio 2016.
Il Pd aveva lasciato libertà di voto, opzione che si rivelerà decisiva: in dettaglio votano per il salvataggio 19 senatori Pd, altri 24 sono assenti al momento del voto. E tanto è bastato.
Ma in pochi minuti il tema politico è diventato già un altro: che fine fa la Severino oggi rottamata in Parlamento?
Forza Italia ha colto al volo l’occasione. “Con questo voto oggi il Senato l’ha abolita. Berlusconi dovrà essere reintegrato già domani perchè i due casi sono simili”, ha detto Lucio Barani, capogruppo di Ala-Sc al Senato.
Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia: “E adesso che fine farà l’infame legge Severino? Usata dalla sinistra solo contro il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi è rottamata una volta per tutte”.
I democratici si sono affrettati a respingere ogni accusa d’inciucio. “Il M5S è abituato alle fake news. Non c’è alcuna relazione tra il voto su Lotti e quello su Minzolini. Oggi il Pd ha scelto di lasciare libertà di voto. Libertà è un altro termine ostile per i Cinque stelle”, ha detto il senatore Pd Andrea Marcucci (che pure si è astenuto).
Un assist perfetto per il M5S che tuona legittimamente .
I grillini hanno organizzato una conferenza stampa poco dopo il voto e l’attacco più duro lo ha pronunciato Luigi Di Maio: “Non vi lamentate se i cittadini poi protestano in maniera violenta”, ha detto. “Si è trattato di un atto di una violenza inaudita, un atto eversivo contro le istituzioni della Repubblica, l’atto di un partito al governo che, da oggi, sancisce il principio che la legge non è più uguale per tutti. Per la legge di questo Stato, Minzolini non potrebbe fare nemmeno il collaboratore scolastico o il netturbino.”
Prima di arrivare al voto, si sono espressi in Senato i vari rappresentanti dei partiti politici che hanno motivato le loro posizioni.
Per i dem ha parlato il capogruppo Luigi Zanda, che ha lasciato libertà di coscienza: “I senatori e senatrici del Pd hanno libertà di voto”, ha detto. “Io voterò in conformità delle decisioni prese dalla Cassazione”.
(da “Il Fatto Quotidiano”)
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