DECRETO FINE APRILE E SOLDI A MAGGIO:: ALTRI 70 MILIARDI IN DEFICIT NEL CALDERONE PER TACITARE SIA CHI HA ESIGENZE REALI CHE APPROFITTATORI SERIALI
REDDITO DI EMERGENZA A 500 EURO ANCHE PER I LAVORATORI IN NERO… BONUS FIGLI E 200-400 A COLF E BADANTI… VERSO PIL – 8% E DEFICIT + 8%… SOLDI A FONDO PERDUTO ALLE IMPRESE E 800 EURO AI SOLITI AUTONOMI
Il Consiglio dei ministri per il via libera a un nuovo scostamento del deficit viene rinviato. E il decreto vedrà la luce solo a fine mese. I soldi, quindi, a maggio.
In ogni caso, le norme del decreto vanno ancora scritte: ci sono ancora punti su cui si discute, come quello dei ristori alle imprese.
I 5 stelle e i renziani spingono per dare soldi freschi, a fondo perduto. Ma il titolare del Tesoro, Roberto Gualtieri, è su una linea più prudente, più incline a congelare le tasse.
Un decreto da 70 miliardi
La manovra sarà pari a circa 70 miliardi. Quaranta miliardi saranno risorse recuperate attraverso un nuovo aumento del deficit, che dal 3,2% sarà portato a circa il 5,5 per cento. Sono soldi che dovranno essere autorizzati da Bruxelles attraverso una nuova iniezione di flessibilità . Gli altri trenta miliardi sono garanzie statali per sostenere il decreto che dà prestiti alle imprese, quello approvato il 6 aprile.
Un reddito di emergenza da 500 euro anche per i lavoratori in nero. Non a chi ha già quello di cittadinanza
Ci sono cittadini che non hanno alcuna forma di sostegno al reddito. Il governo li ha quantificati in circa 3 milioni. A marzo non hanno ricevuto nè la cassa integrazione, data ai lavoratori dipendenti, nè il bonus conferito agli autonomi. Sono i precari, i lavoratori stagionali, chi rischia di non avere rinnovato il contratto. Riceveranno 500 euro. Lo stesso importo lo avranno anche i lavoratori in nero.
Chi prende il reddito di cittadinanza non lo avrà , neppure se l’importo del Rdc è inferiore a 500 euro. Il reddito di cittadinanza ha un valore medio di 500 euro: c’è chi prende il sostegno pieno, cioè 780 euro, ma anche chi prende meno di 500 euro.
Per colf e badanti un aiuto tra i 200 e i 400 euro
Ci sono anche loro tra i grandi esclusi del Cura Italia. Il governo non ha ancora deciso dove fissare l’asticella, ma la forchetta del sostegno mensile per aprile va dai 200 ai 400 euro.
Bonus figli una tantum
Il sostegno per le famiglie a marzo è stato circoscritto ai voucher baby sitter e a un’estensione dei congedi parentali. Ma con le scuole chiuse, e quindi i figli a casa, e con quasi tutti i lavoratori finiti in cassa integrazione, e quindi con meno soldi in tasca, l’intervento si è rivelato insufficiente. Allo studio, ora, c’è un bonus figli, probabilmente una tantum.
L’incognita dei soldi freschi alle imprese. Nella maggioranza non c’è ancora intesa.
La grande questione che si è aperta con l’approvazione del decreto che concede prestiti alle imprese è appunto che si tratta di prestiti e non di soldi a fondo perduto. È vero che c’è la garanzia dello Stato su questi prestiti, ma le imprese chiedono soldi freschi perchè i fatturati sono stati azzerati dalla chiusura. E le spese – dalle bollette agli affitti – sono rimaste lì. E le tasse sono state solo rinviate: si dovranno pagare dopo, ma si dovranno comunque pagare.
I 5 stelle e Italia Viva spingono per un ristoro alle imprese. I pentastellati evocano il modello tedesco: niente burocrazia, soldi diretti. Ma al Tesoro, spiegano fonti di governo di primissimo livello, Gualtieri è per rafforzare la strategia della sospensione delle tasse. I grillini, però, tengono il punto. Appena giovedì, Stefano Patuanelli, ministro dello Sviluppo economico in quota 5 stelle, ha annunciato l’arrivo di “misure di ristoro e indennizzo a fondo perduto”.
È stata fatta anche una mappatura: 4 milioni di imprese. Mille euro a testa significa che servono 4 miliardi, mentre ne servono 40 se si vuole portare il sostegno a diecimila euro. Ma la questione è aperta. Preme anche Italia Viva, che non intende mettere il rinvio delle tasse e i ristori sullo stesso piano. Dice Luigi Marattin, il frontman dei renziani, a Huffpost: “Il rinvio delle tasse e i ristori sul fatturato sono due cose diverse e per nulla alternative. Servono entrambe”.
La cassa integrazione prorogata fino al 31 luglio, il bonus per gli autonomi sale a 800 euro
Il Cura Italia ha previsto tre forme di sostegno: la cassa integrazione ordinaria, quella in deroga e il Fondo di integrazione salariale. Con percentuali diverse rispetto all’importo pieno dello stipendio sono stati tutelati i lavoratori che sono rimasti a casa e che non possono lavorare in smart working, ma anche quelli che sono visti diminuire le ore di lavoro. Il sostegno dello Stato sarà prorogato fino al 31 luglio.
Sale da 600 a 800 euro il bonus mensile per i lavoratori autonomi (partite Iva, professionisti, stagionali, autonomi dello spettacolo).
Il prezzo della crisi nel Def. Verso Pil a -8% e deficit +8%
Il Consiglio dei ministri che si terrà la settimana prossima, probabilmente mercoledì, approverà anche il Def, il Documento di economia e finanza che indica gli obiettivi della politica economica del governo e il relativo cronoprogramma. È importante anche perchè indica lo stato di salute di un’economia attraverso i principali indicatori macroeconomici.
Le caselle non sono state ancora riempite, ma il valore del Pil per quest’anno dovrebbe essere collocato a -8%, una previsione di poco migliore rispetto a quella del Fondo monetario internazionale, che ha fissato l’asticella a -9,1 per cento. Il deficit, invece, dovrebbe salire all′8 per cento.
(da agenzie)
Leave a Reply