DELIRIO BERLUSCONI: “SE VINCE PISAPIA, MILANO DIVENTERA’ UNA CITTA’ ISLAMICA” E BORGHEZIO : “AL QAEDA TIFA PER LUI”
CONTINUA COSI’ SILVIO, SEI IL MAGGIOR SPONSOR DEI TALEBANI… AVEVA RAGIONE GUAZZALOCA, ANNI FA, A BOLOGNA, A NASCONDERE I TUOI MANIFESTI: FAI PIU’ DANNI ALLA MORATTI DELLA GRANDINE
Nel Pdl in tanti confidavano che oggi stesse zitto: speranza vana.
Non si rende neanche più conto che fa solo perdere consensi alla Moratti: nel suo delirio di onnipotenza, non perde occasione per spararle sempre più grosse.
In una città dove, nel silenzio assenso del centrodestra, sono già sorte dieci moschee, il premier oggi se ne esce con un altro autogol: “Milano non può, alla vigilia dell’Expo 2015, diventare una città islamica, una zingaropoli piena di campi rom e assediata dagli stranieri a cui la sinistra dà anche il diritto di voto”.
E’ quanto ha detto di originale anche oggi il presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, rivolgendo un appello al voto dei milanesi tramite un videomessaggio sul sito del Pdl.
Berlusconi chiede ai milanesi di non consegnare la città all’estrema sinistra.
Anche l’europarlamentare leghista Mario Borghezio è sulla stessa lunghezza d’onda del premier : “”Non ci sono dubbi che i fondamentalisti islamici, in primis Al Quaeda e lo stesso Al Zawahiri, sarebbero felicissimi se a Milano la Lega dovesse perdere e Pisapia diventasse sindaco. La vittoria della sinistra spalancherebbe le porte all’Islam radicale. E’ come se sul Duomo sventolasse una bandiera islamica”
Il premier rimarca poi l’importanza di votare al secondo turno, domenica prossima, perchè si tratta “di una scelta importante per il futuro della nostra città e per tutti noi. Milano – aggiunge – ha una storia che la colloca di diritto nella rosa delle capitali più importanti dell’Europa per l’intelligenza, la creatività e l’imprenditorialità . Una città così non vorrà certo consegnarsi all’estrema sinistra con il rischio di diventare una città disordinata, caotica e insicura”.
Se vincerà Pisapia, insiste il premier, Milano diventerà “la Stalingrado d’Italia”.
E ancora: “Non credo che per noi milanesi sia una priorità veder costruire una bella moschea nella nostra città nè che sia una priorità avere nuove centri sociali spacciati per residenze artistiche e creative. Non credo che vogliamo vedere le piazze di Milano riempite di bandiere rosse con la falce e il martello, con un sindaco che sembra vada a prendere tutti i giorni il caffè con i centri sociali. Non credo infine che vorremo consegnare la nostra città a chi promette progetti ireealizzabili e fare di Milano la Stalingrado d’Italia”.
“Da persone concrete, pragmatiche e di buon senso dovete scegliere tra quello che ha fatto e si impegna a fare la nostra amministrazione di centrodestra – prosegue Berlusconi rivolgendosi agli elettori milanesi – e il rischioso programma della sinistra che gode dell’appoggio dei centri sociali e delle frange più estremiste della sinistra”.
Manca la citazione dei cosacchi che si abbeverano all’Idroscalo e la farsa è completa. Se nel 2011 un partito di governo che aveva il 38% tre anni fa è ridotto a questo tipo di propaganda, vuol dire che sono proprio alla frutta.
E Pisapia ringrazia il talebano Silvio.
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