DI MAIO: “DA ARATA GRAVISSIMO TENTATIVO DI ORIENTARE IL GOVERNO”
IL PRESSING DEL FACCENDIERE AFFINCHE’ IL FIGLIO DIVENTASSE VICE-MINISTRO DEGLI ESTERI DOVE DOVEVA ANDARE DI MAIO
“Ho sentito attraverso alcune notizie di stampa che c’è stato un momento, mentre si stava formando il governo, in cui qualcuno come Arata ha dichiarato, telefonicamente, di volermi controllare nominando un sottosegretario o uno nel mio gabinetto al ministero degli Esteri – perchè si diceva che Di Maio doveva andare a fare il ministro degli Esteri. Qualcuno ha provato a pilotare la mia nomina da ministro. Io credo che questo sia un fatto gravissimo”. Lo dice Luigi Di Maio in un video su Facebook.
“Se qualcuno esterno al governo ha provato in qualche modo a orientare e manipolare scelte di governo, su questo si deve fare la massima chiarezza. Chiederò alla magistratura la massima chiarezza anche se ci sono stati altri tentativi di intervento nei nostri riguardi”, rimarca il vicepremier M5S.
Di Maio si riferisce a un passaggio delle intercettazioni contenute nell”informativa della Dia depositata dai pm di Roma in vista di un incidente probatorio. L’ex consulente della Lega per l’energia Paolo Arata parla al telefono con il cardinale americano Raymond Leo Burke.
Nella conversazione, Arata chiedeva al cardinale di intervenire anche in favore del figlio Federico, per fargli ricoprire l’incarico di viceministro al ministero degli Esteri”. Arata parlando con Burke afferma: “Federico mi ha chiamato adesso da Dubai… di ricordarle se può fare quel famoso intervento su Giorgetti dagli Stati Uniti, ecco mi ricorda, ma lei non ha bisogno… di essere ricordato”.
E qui compare il nome di Di Maio. Perchè Arata replica:
“Ecco invece dagli Stati Uniti riesce, mi diceva Federico a far arrivare qualche messaggio… perchè se lui Federico andasse agli Esteri, come vice ministro… sarebbe una cosa importante per tutti… perchè rischia di andare agli esteri Di Maio… e ora capisce… e allora gli mettiamo a fianco Federico… beh è una bella garanzia… ecco per tutti…”.
Arata a Nicastri: “I Cinque Stelle rompono sempre i coglioni”
Incentivi sul mini-eolico e ostruzionismo del M5S: su questo vertono molte conversazioni fra gli Arata e i Nicastri, Vito, il ‘re’ dell’eolico, e suo figlio Manlio. “Ieri sera è venuto da me a cena Siri – riferisce Paolo Arata a Manlio Nicastri – l’incentivo…dissi che non c’è un provvedimento a cui agganciare il…non è che lo possiamo mettere così, in due son passati, uno non c’è passato per colpa dei Cinque Stelle, adesso siamo molto più forti quindi ce lo fanno passare, non è questo il problema, gli ho detto agganciamolo allo sblocca cantieri, però che senso ha […]”
“Questo emendamento doveva rientrare nel nuovo decreto, questo delle rinnovabili” interviene Nicastri. “Lì non c’è rientrato per colpa dei Cinque Stelle. Adesso c’è un rapporto di forza diverso, diciamo la verità . Ma io prima o poi lo faccio passare questo […] questi rompono sempre i coglioni, però ormai sono sulla via del declino totale”.
(da “Huffingtonpost”)
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