DOMANI IL SENATO DECIDERA’ SUL CALENDARIO, NON C’E’ ACCORDO: CASELLATI PROVA AD ACCELERARE, PD E M5S PREPARANO LO SGAMBETTO
SERVE UN VOTO DI CONFERMA PER LE COMUNICAZIONI DI CONTE IL 20 AGOSTO, IL CENTRODESTRA LO VOLEVA IN AULA GIA’ IL 14
Accelerazione sul calendario: l’aula del Senato è convocata per domani alle 18, tra le proteste di Pd e LeU.
Lo ha stabilito la presidente del Senato Elisabetta Casellati nel corso della capigruppo di Palazzo Madama.
Tuttavia, sull’ordine dei lavori, Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia avevano chiesto che la mozione di sfiducia in aula a Giuseppe Conte fosse messa in calendario per il 14 agosto. È passata la linea invece dei grillini, dem, LeU e Misto fissando le comunicazioni di Giuseppe Conte per il 20.
Queste decisioni dovranno però essere approvate dal Senato, dal momento che sul calendario non c’è stata unanimità in capigruppo.
“Uno spettacolo indegno”, una “forzatura gravissima quando nella capigruppo c’era l’accordo della maggioranza su Conte che avrebbe riferito il 20 in Aula”.
Così il presidente dei senatori Pd Andrea Marcucci al termine della capigruppo, parlando di “ennesimo oltraggio al Parlamento”. “La Casellati – aggiunge – non doveva prestarsi”.
Anche Leu denuncia la scelta di “piegare il regolamento – dice Loredana De Petris -a chi ha deciso dalla spiaggia”, “attentando alla possibilità dei senatori di svolgere il proprio mandato”.
Se domani si votasse in Aula sul calendario del Senato, potrebbero essere presenti 102 senatori M5s su 107, 45 Dem su 51 e 12 senatori del Misto: in totale 159 parlamentari, contro i 136 voti potenziali di Lega, Fi e Fdi.
Sono questi, a quanto si apprende, i numeri aggiornati secondo calcoli del Pd, al netto di chi non riesce a rientrare dalle vacanze.
Il nuovo asse di M5s, Dem, Leu più altri del Misto, potrebbe approvare il suo calendario e programmare l’informativa di Conte non prima della prossima settimana.
(da agenzie)
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