DOPO SALVINI, ANCHE DI MAIO SCOPRE LA LIBIDINE DEI VINCOLI UE
DOPO TANTE SPARATE ELETTORALI ORA AL GOVERNO VINCE LA NORMALIZZAZIONE
Le parole “responsabili” di Matteo Salvini non passano inosservate e lo spread torna a scendere. Il differenziale tra Btp e Bund infatti si riduce ancora e arriva a 256 punti. Le obbligazioni italiane corrono per il terzo giorno consecutivo dopo le rassicurazioni dei leader del paese dell’impegno a rispettare le regole sul deficit dell’Unione Europea. I rendimenti delle obbligazioni di riferimento sono scesi a un minimo di due settimane (al 2,94%) con gli investitori rassicurati dai piani di spesa del governo.
Anche il vicepremier Luigi Di Maio, al termine del vertice sulla legge di bilancio, fa eco al suo collega di governo: “La prossima manovra manterrà i conti in ordine ma sarà coraggiosa: rassicurerà i mercati, ma anche le famiglie che hanno bisogno, i cui figli non trovano lavoro”.
Il ministro aggiunge: “L’obiettivo è realizzare le misure economiche, non sfidare l’Europa sui conti”. E a chi gli chiede se il rapporto deficti/pil sarà fissato poco oltre il 2%, risponde: “Non è stato oggetto della discussione”.
In un retroscena del Messaggero, si segnala poi il piano del ministro Paolo Savona per rivedere la governance dell’Unione Europea. Tra i punti della proposta “la necessità di dotare la Banca centrale europea di uno statuto simile a quello delle altre banche centrali”. E inoltre la necessità di tornare “a investire e magari archiviare i vecchi dogmi come quello del 3%, anche se questo obiettivo non sarebbe esplicitato”.
(da “Huffingtonpost”)
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