E’ IL GOVERNO DELLA SICUREZZA DEI CITTADINI: DON COLUCCIA AGGREDITO IN STRADA AL QUARTICCIOLO DURANTE UNA “PASSEGGIATA DELLA LEGALITA'”
LA FOLLA AIUTA L’AGGRESSORE A FUGGIRE. IN UN QUARTIERE DOVE LO SPACCIO E’ IN OGNI ANGOLO… MA IL GOVERNO DEVE PENSARE A MANDARE 200 CARABINIERI A FARE LA GUARDIA IN ALBANIA AL “BIDONE” CPR ANTI-MIGRANTI
Don Antonio Coluccia è stato vittima di un tentativo di aggressione ieri sera al Quarticciolo, quartiere alla periferia di Roma. Un uomo, riuscito poi a sfuggire alle forze dell’ordine, si è avventato sul sacerdote con una bomboletta d’acciaio durante una ‘passeggiata della legalità’.
Bloccato dalla polizia presente e dal servizio di sicurezza, l’aggressore non è riuscito nel suo intento ma ha cominciato a urlare frasi come ‘aiutateme, me stanno a carcerà’, che hanno fatto arrivare in strada una sessantina di persone.
Attimi di panico, in cui un uomo ha cercato di aizzare un pitbull contro i poliziotti, mentre altri hanno preso a calci gli agenti, due dei quali hanno riportato lesioni guaribili in sette giorni. Secondo quanto riportato da un poliziotto oggi in aula, è stato sparato anche un colpo di pistola in aria, “per mettere in sicurezza Don Coluccia” e “guadagnare terreno”.
Nel trambusto è stato fermato un uomo di 41 anni – non quello che ha cercato di colpire don Coluccia, riuscito a fuggire – arrestato con l’accusa di resistenza aggravata.
La girandola dello spaccio
Come documentato in un servizio di Dossier, tra la Togliatti e il Quarticciolo è una girandola tra prostituzione e spaccio. Tra bande di giovanissimi che presidiano i confini del traffico illecito, i mazzetti di banconote appoggiate sui muretti, chi pesa le “pallette” e chi vende i “quartini”. Tutto questo in un quartiere dove hanno avuto luogo una maxi rissa vicino al comando dei vigili, le spedizioni punitive dopo lo scippo subito da una signora. Ma anche una zona al centro dell’allarme lanciato dal comandante della polizia locale del gruppo V Casilino. Una serie di atti vandalici contro le auto private del personale dei caschi bianchi. L’ultimo dei quali, il 22 agosto, ha spinto il dirigente, Ugo Esposito, a lanciare l’allarme e a chiedere un intervento al presidente del municipio V, Mauro Caliste.
La caserma, che affaccia su viale Palmiro Togliatti, confina con la via Prenestina e il Quarticciolo. Lì, tra prostituzione e spaccio, lo scenario favorirebbe, il degrado urbano che, appunto, sfocerebbe anche in vandalismo. Luci puntate, nell’occasione, sui “clienti” dei pusher: dopo lo sballo (crack per lo più) danneggerebbero i veicoli in sosta, anche quelli private dei vigili. Una situazione di pericolo, messo nero su bianco nella missiva, anche per i cittadini. Perché i tossicodipendenti si getterebbero improvvisamente nel traffico, minacciando la sicurezza stradale. Il tutto in una zona già ribattezzata una ‘zombieland’.
(da Fanpage)
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