“E’ MORTA LA SICUREZZA PER MANO DEL GOVERNO BERLUSCONI”: AGENTI, MILITARI, VIGILI DEL FUOCO IN PIAZZA A ROMA
“SOLO FINI CI E’ VICINO”: A ROMA IN PIAZZA TRENTA SIGLE SINDACALI DI DESTRA E DI SINISTRA PER PROTESTARE CONTRO I TAGLI ALLA SICUREZZA… “SIAMO BUONI SOLO QUANDO DEVONO VENIRE AI NOSTRI FUNERALI”… ASSURDO IL TAGLIO DELL’11%: NOTTURNI, FESTIVI E STRAORDINARI SONO ESSENZIALI PER LA LOTTA AL CRIMINE
Rabbia e parole forti in piazza durante la protesta dei poliziotti contro la manovra economica del governo che prevede tagli ai comparti di Polizia, Vigili del Fuoco, Corpo forestale, Cocer, Guardia di Finanza e Aeronautica.
Più di mille i manifestanti, tra poliziotti e rappresentanti sindacali, che si sono presentati con epitaffi e nastri neri al braccio: “Oggi il Paese è in lutto, perchè è morta la sicurezza”, invitando alle dimissioni Maroni.
E poi ancora con le sagome dei poliziotti pugnalati alle spalle: “Il governo, anzichè combattere il crimine, sembra avere cambiato schieramento: ha girato i cannoni e si è messo a sparare contro le Forze dell’ordine”.
A un certo punto alcuni rappresentanti sindacali hanno attraversato la piazza per arrivare a due passi dal portone di ingresso della Camera dei Deputati urlando «vergogna! vergogna!» e protestato contro l’autorizzazione al sit-in che li ha relegati in un piccolo quadrato delimitato dalle transenne.
A quel punto il paradosso: poliziotti in protesta contro poliziotti a far rispettare l’ordine.
Tra le urla e i fischietti i manifestanti hanno acceso un fumogeno tricolore e intonato lo slogan: “Non ci piegheremo alla criminalità organizzata”. Particolarmente delusi i finanzieri: “Sono un gabelliere gabbato”, recita la maglietta di un sottufficiale.
“Il governo aumenta la sicurezza: ai semafori vanno via gli extracomunitari arrivano i poliziotti lavavetri”, gli fa eco la t-shirt di un collega.
Passa un poliziotto con un cartello al petto. “Stipendi bassi come Brunetta”
“Il Governo è pregato per il futuro di non giocare con le parole, non è affatto vero che nella manovra la specificità delle forze di polizia ed armate è stata salvaguardata”: lo afferma il segretario generale dell’Associazione nazionale funzionari di polizia, Enzo Letizia.
«Infatti – ricorda Letizia – ai poliziotti ed ai militari non potrà essere rinnovato il contratto nel quadriennio 2010-2013 e verranno così loro negati non meno di 6.000 euro a ciascun dipendente. Inoltre – aggiunge – il beffardo blocco dell’art.9, comma 1, decurterà gli emolumenti stipendiali nel triennio di 9.000 euro per l’assegno di funzione ai quadri e di14.000 euro per i trattamenti dirigenziali a funzionari ed ufficiali”.
Una delegazione del sindacato dei poliziotti è stata ricevuta dal vicepresidente del Consiglio Gianfranco Fini.
“Apprezziamo la vicinanza espressa dal presidente Fini che ci ha ricevuti. Siamo invece delusi da questo governo che sventolava come vessillo la politica della sicurezza. Cosa ne sarà della lotta al crimine con il blocco delle indennità accessorie? Per noi notturni, festivi e straordinari sono essenziali. Senza non potremo garantire la sicurezza di tutti.”
Riportiamo il documento sottoscritto da 30 organizzazioni sindacali, molte di destra, deluse dal comportamento del Governo.
“Anzichè tagliare le decine di miglia di auto blu e grigie come hanno fatto altri Stati dell’Unione Europea, considerato che il costo annuo è pari a 21 miliardi di euro circa, cioè l’intero costo dell’iniqua manovra finanziaria, che ha un costo pro capite aggiuntivo alla tassazione ordinaria per ogni cittadino italiano pari a circa 400 euro l’anno, la manovra diversamente taglia i fondi per garantire la sicurezza e la legalità .
Gli appartenenti al Comparto Sicurezza e Difesa, pur avendo un elevato senso del dovere, dello Stato e grande responsabilità , non chiedono di essere immuni dal sacrificio che tocca tutti i lavoratori più deboli, coscienti che le condizioni economiche generali del Paese lo richiedono, ma che sia per tutti e non solo per alcuni.
La manovra, secondo il testo oggi in discussione alla Camera, prevede un carico insopportabile per noi sull’effettività della funzione di polizia e del diritto dei cittadini a vivere sicuri nelle proprie città .
Il nostro Comparto contribuisce per un 11% circa dell’intero ammontare della manovra, di fatto, oltre al taglio delle risorse necessarie a retribuire il personale che quotidianamente combatte la criminalità , il terrorismo e i flussi d’immigrazione clandestina in questo Paese, si determineranno le condizioni, già in atto peraltro, per la riduzione del numero delle Volanti che controllano e vigilano nelle nostre città , la chiusura di Commissariati, delle Stazioni, i controlli autostradali per i nostri giovani, i controlli dei porti e aeroporti per contrastare il terrorismo internazionale ed i traffici di droga, l’impossibilità materiale per espellere gli stranieri clandestini che delinquono, sarà più difficile garantire la vigilanza e le traduzioni di pericolosi detenuti, la vigilanza ambientale, il contrasto agli incendi boschivi ed il soccorso pubblico alle popolazioni nelle calamità naturali, queste alcune delle inevitabili ricadute della politica finanziaria ed economica del Governo Berlusconi.
Per tutto questo, e per il silenzio del Governo agli innumerevoli appelli lanciati dai professionisti della Sicurezza e della Difesa, interna ed esterna del Paese, oggi i rappresentanti di tutti questi professionisti scendono in piazza a Roma, con i propri rappresentanti nazionali, al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica per il grave rischio che il Paese sta correndo e sensibilizzare quel che resta del libero Parlamento affinchè i suoi componenti, quali rappresentanti del popolo italiano, valutino la manovra nel merito per l’interesse del Paese e delle Istituzioni Repubblicane e Democratiche, abbattendo sì gli sprechi, ma tutelando i diritti fondamentali che solo la sicurezza pubblica dello Stato è in grado di salvaguardare”.
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