E SI SCOPRE CHE LA NORMA “SALVA LA RUSSA” (LO ESENTEREBBE DALLA RACCOLTA FIRME) HA AVUTO IL VOTO FAVOREVOLE DI PDL, UDC E FLI
IL PD SI OPPONE A CONSENTIRE LA NORMA “AD PARTITUM” CHE ESONERA DALLA RACCOLTA FIRME, PER PRESENTARSI ALLE ELEZIONI, I GRUPPI PARLAMENTARI CHE SI COSTITUISCONO ENTRO OGGI
Il Partito democratico ha minacciato di non far convertire il decreto elettorale sulla raccolta di firme se non resterà il testo originario varato dal governo.
L’annuncio è stato dato dal vicepresidente del gruppo, Michele Ventura, durante la conferenza dei capigruppo di Montecitorio.
“Siamo contrari all’emendamento che consente la raccolta di firme per i gruppi che si costituiscono entro la fine della legislatura”, ha spiegato, “il testo torni com’era o per noi può anche decadere”.
L’emendamento al quale i democratici fanno riferimento è il cosiddetto “salva-La Russa” che ha ricevuto parere favorevole dal Comitato dei nove della commissione Affari costituzionali della Camera e che prevede l’esonero dalla raccolta delle sottoscrizioni per i gruppi che si costituiscono in almeno una delle due camere alla data del 20 dicembre, cioè oggi.
Una proposta – passata con i voti di Udc, Fli, Pdl e Popolo e territorio – cucita addosso al neonato movimento Centrodestra nazionale dell’ex ministro della Difesa.
(da “la Repubblica“)
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