Editoriale
IL SENSO DELLA VITA… AVERE , ESSERE O MALESSERE ?
Una passeggiata in riva al mare, il fragore delle onde che si abbattono sugli scogli, l’orizzonte lontano, il silenzio che ti accompagna, le note scandite dai gabbiani che planano sull’acqua, ricordi che affiorano, volti sconosciuti, barche irraggiungibili come i sogni, attimi di riflessione lontano dal contingente…momenti sempre più rari in un mondo frenetico che riempie i propri vuoti con i sottoprodotti dell’avere, dell’apparire, della moda del momento. Mai l’uomo è stato così avvolto dalle altrui presenze e mai ha sofferto una tale solitudine, mai gli sono stati suggeriti e imposti tanti modelli di vita e tale moltitudine di approcci al “successo” e al “potere” e mai si è sentito così irrealizzato. Mancano punti di riferimento, nella famiglia, nella gestione dello Stato, nella società , nei rapporti interpersonali. Mancano assunzioni di responsabilità poichè tutto diventa “legittimo” e tutto si tende a “giustificare”: drogarsi, gestire male la cosa pubblica, individualizzare il proprio comportamento, commettere reati sono diventati esclusivamente “fatti personali” , senza considerare “l’impatto sociale” sulla comunità e sulla società civile che essi determinano. Si critica giustamente la casta politica ma abbiamo, in attesa di prendere il loro posto, una fila di ominidi i cui valori e la cui concezione etica è la medesima. Hanno creato persino partiti dalle mani pulite per sbarazzarsi dei precedenti e poi riproporre lo stesso “modus operandi”. In fondo rappresentano la società occidentale dove non esiste più autorità , nella famiglia come nella scuola, non esiste più un modello sociale di condivisone e di solidarietà , ma prevalgono gli egoismi singoli e di gruppi. Chi sta bene non si preoccupa di chi vive realtà diverse, al massimo un obolo per liberarsi dai rimorsi. Siamo la società dove se investi un passante non ti fermi, se devi andare in vacanza metti la madre anziana in un ospizio e dai un calcio in culo al cane, se hai un figlio in crisi lo mandi piuttosto dallo psicologo ma non gli dedichi un’ora del tuo tempo per dialogare con lui, se tua figlia non prende buoni voti è colpa dell’insegnante che non la mette a proprio agio non del fatto che non è portata agli studi, una società dove tanti dicono che non c’è lavoro ma poi quando glielo offrono lo rifiutano perchè “ci si sporca le mani” a fare gli operai o gli artigiani e poi ci si lamenta che assumono mano d’opera straniera… Una società dove entri in ospedale come un “numero” e se un medico sbaglia l’intervento “paga l’assicurazione”, dove la categoria dei magistrati, se uno sbaglia, si giudica da sola, dove si possono distruggere e danneggiare beni comuni senza che la polizia possa intervenire, perchè poi inquisiti finiscono gli agenti. E quanto egoismo dilagante dove ognuno pensa per sè, una corsa continua verso l’appagamento del proprio “ego”, il denaro, la posizione sociale, il benessere, la carriera . Per poi accorgersi , quando hai tutto, che non hai nulla , che hai perso la tua anima, la tua capacità di “essere” , una esistenza buttata senza lasciare un segno nella società ,. nella famiglia, nei rapporti umani…un vuoto spirituale. Recuperare il senso della politica per recuperare la società e ritornare a una coerenza e a uno stile di vita dove ci sia rispetto per chi rappresenti e ti ha votato. E’ umano avere “ambizioni” ma per rappresentare idee e valori, per applicarle nell’interesse della comunità nazionale, per mettersi alla prova nel governare, per migliorare le condizioni di vita del proprio popolo. Se l’ambizione è solo quella di incassare prebende e gettoni di presenza, di avere una auto blu con l’autista che ti apre la porta deferente e il lampeggiante per farsi strada, meglio allora andare alla “fata dei bambini” prima (per comprarsi un lampeggiante per Natale) e poi magari anche dallo psicologo ( ci sono sempre i corsi regionali di “autostima” gratis). La politica è un servizio non un “mestiere”, per molti sarebbe necessario un corso di “recupero”, nessuno vi obbliga a cercare il potere per il potere…se vi serve una gratificazione fatevi incidere su nastro 20 minuti di complimenti e applausi così il mattino, mentre vi guardate allo specchio, li sparate a tutto volume e uscite di casa pensando di non essere degli sfigati…non garantisco che funzioni ma almeno fate meno danni agli altri e a voi stessi… il che è già qualcosa. La politica come la vita è un’altra cosa: e’ passione, conoscenza, impegno sociale, sapersi mettersi sempre in gioco, sofferenza, capacità di analisi, dedizione, sentimento, onestà intellettuale, lasciare una traccia del proprio passaggio ( non con i pneumatici dell’auto blu) . Vi lascio con una bellissima frase di R. Kipling da If ..”.se riuscirai a parlare alle folle serbando le tue virtù o a passeggiare coi re e non perdere il tuo fare ordinario…sarai Uomo figlio mio”… Ogni tanto ritornate a guardare il mare e gustatevi la poesia delle onde e la linea dell’orizzonte…oltre forse troverete le risposte che cercate.
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