ELETTA URSULA VON DER LEYEN, PRIMA DONNA ALLA PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE UE
INVECE DI ATTENDERE SETTEMBRE PER ULTERIORI MEDIAZIONI, LA CANDIDATA HA PREFERITO RISCHIARE… NOVE I VOTI IN PIU’ RISPETTO AL NECESSARIO, 75 I VOTI DI COALIZIONE MANCANTI, DETERMINANTE IL M5S… LA LEGA ALLA FINE CAMBIA IDEA E VOTA NO PER NON SPACCARE IL FRONTE SOVRANISTA
Ursula von der Leyen (Vdl) sarà il nuovo presidente della Commissione europea, la prima donna a ricoprire la carica. La politica — accolta con un applauso al termine del voto — è stata eletta con 383 voti, 9 in più rispetto alla maggioranza di cui aveva bisogno (374). I voti contrari sono stati 327.
Finisce così una lunga giornata a Strasburgo. La giornata era iniziata con il discorso della candidata al parlamento. Dopo la selezione degli scrutatori è partito il voto — a scrutinio segreto — poco dopo le 18:15 ed è durato circa mezz’ora.
Il suo predecessore Jean Claude-Juncker — che le lascerà il posto a partire dal primo novembre — era stato eletto con un maggioranza ben più ampia di 422 voti, pari al 56,19% del voto, contro il 51,27% ottenuto da von der Leyen.
Alla candidata sono mancati 75 voti dei partiti principali: Ppe-S&D-Liberali. Infatti, potrebbero essere stati determinanti i 14 sì del Movimento 5 Stelle che nel pomeriggio hanno dichiarato di voler votare a suo favore.
Il Governo italiano pare essersi diviso sul voto. Il Movimento 5 Stelle aveva dichiarato di voler votare a favore della candidata, come confermato in un post su Facebook da Fabio Castaldo, vicepresidente del parlamento.
A poche ore dal voto i sovranisti di Identità e Democrazia, il gruppo di cui fa parte anche la Lega, non avevano ancora sciolto le loro riserve. Ma a scrutinio ancora in corso, Marco Zanni, presidente leghista del gruppo ID al Parlamento europeo, ha confermato di aver votato in linea con i compagni sovranisti.
«La delegazione della Lega ha espresso voto contrario alla candidata alla presidenza delle Commissione europea, Ursula von der Leyen», ha dichiarato Zanni in un comunicato stampa, aggiungendo che la scelta sarebbe motivata «dall’assenza di cambiamento che abbiamo riscontrato nei contenuti e nelle proposte fatte dalla candidata”.
Nel corso della giornata la von der Leyen ha incassato la fiducia da parte del suo partito (il Partito popolare europeo, il gruppo di centrodestra, primo partito nel parlamento) sia, a mezzora dal voto, del gruppo dei liberal democratici che hanno annunciato in una conferenza stampa convocata improvvisamente di volere appoggiare il ministro della Difesa tedesco.
I socialisti in parlamento avevano accolto con un po’ di scetticismo le sue parole, ma la maggioranza del partito — esclusi circa un terzo dei deputati, tra cui spiccano i socialisti tedeschi — dovrebbe votare a favore. Contrari i Verdi e il blocco dei sovranisti.
(da agenzie)
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