ENTI PUBBLICI: NEL 2008 2,5 MILIARDI DI EURO IN CONSULENZE, AUMENTO DI 95 MILIONI
L’ESBORSO PRO-CAPITE PER GLI ITALIANI E’ DI 42 EURO, NEONATI COMPRESI… CONSULENZE INTORNO ALLE 500.000 NELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI… UN ITALIANO SU 120 FA UNA CONSULENZA ALLO STATO
Italia, Paese di santi e di consulenti per la Pubblica Amministrazione: un italiano su 120 ha, infatti, un contrattino con il settore pubblico che costa ad ogni cittadino italiano (compresi neonati e pensionati) quasi 42 euro l’anno.
Stando ai dati sull’Operazione Trasparenza, resi pubblici da Brunetta, nel nostro Paese nel 2008 sono stati spesi, nei vari comparti delle Amministrazioni pubbliche (Comuni, Province, Regioni, Ministeri, enti vari, Forze di Polizia, Forze armate, ecc.), un miliardo e 449.411.992 euro per un totale di incarichi comunicati pari a 285.466.
Il dato impressionante però è che, secondo il Ministero, poichè rimane un numero cospicuo di amministrazioni ( poco meno del 50%) che non ha trasmesso, nei tempi e nelle modalità previste, i dati sulle consulenze, si può stimare che esistano in realtà circa 500.000 consulenze per un ammontare di spesa di circa 2,5 miliardi di euro.
I dati pubblicati, relativi al 2008, si riferiscono a quanto arrivato nella banca dati informatica voluta da Brunetta per monitorare le prestazioni nel settore pubblico, alla data del 2 luglio 2009.
Gli elenchi, suddivisi per settore di appartenenza dell’amministrazione dichiarante, riguardano gli incarichi affidati a consulenti e collaboratori esterni con la descrizione della durata del’incarico, l’importo previsto, l’importo erogato nel periodo di riferimento.
Le amministrazioni che avevano effettuato la comunicazione per l’anno 2007 erano 9.843 unità , per 269.455 incarichi, per un totale di compensi erogati pari 1,354 miliardi.
Considerando però solo chi ha risposto ovviamente.
Si registra comunque un incremento del 17,93% delle amministrazioni che perlomeno hanno effettuato la comunicazione, ma anche un incremento della spesa pubblica per le consulenze, rispetto all’anno precedente, pari a oltre 95 milioni di euro.
Altro che contenere la spesa, insomma.
Le spese più significative riguardano i Comuni italiani che spendono oltre 1,164 miliardi in consulenze, seguite dalle Province con 304.692.677 ( altra mangiatoia), poi le Regioni con 114.501.341, i Ministeri con 57.486.797 e la Presidenza del Consiglio con 18. 242.305.
La lettura di questi dati relativi alle spese indica come la periferia politica italiana spenda oggi cifre ben più considerevoli rispetto al centro, Ministeri e Governo.
Una volta che abbiamo i dati del 50% degli Enti, resta da chiedersi cosa si intenda fare per costringere quelli latitanti a rispondere.
In secondo luogo, una volta che ben sappiamo e abbiamo monitorato tutte le spese miliardarie, che si fa?
L’impressione è che si faccia solo una trasparenza fine a se stessa, perchè quando ben sappiamo di tante consulenze fasulle o inutili pensate forse che qualcuno vi porrà rimedio?
Inutile sperarlo: per farlo occorrerebbe o un’autoriduzione da parte degli Enti locali interessati o un intervento del Ministero caso per caso.
Ma se provate a segnalare anomalie a Brunetta, state certi che non succede nulla.
Anche perchè per fare verifiche locali occorrerebbe avere degli ispettori e Brunetta non ha personale da mandare a fare verifiche in giro.
Quindi siamo alla solita farsa italiana.
Tenetevi i tabulati sulla trasparenza: ora che sapete, tutto rimarrà come prima.
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