ESPRIME PERPLESSITA’ TECNICHE SULLO STADIO DELLA ROMA, IL M5S LA SOSPENDE, EVVIVA LA DEMOCRAZIA DIRETTA
LA CONS. COMUNALE CRISTINA GRANCIO IN COMMISSIONE: “O AVETE LE IDEE CONFUSE O SIETE IN MALAFEDE, CI SONO PROFILI DI ILLEGITTIMITA’ NELLA VICENDA STADIO”
“Sono stata sospesa dal M5S per aver espresso in commissione perplessità finanziario-giuridiche e sollecitato chiarimenti sullo stadio della Roma”: lo scrive su Facebook la consigliera capitolina Cristina Grancio, che oggi ha lasciato la seduta della commissione congiunta Urbanistica e Mobilità in polemica con i dettagli tecnici dell’operazione e con la linea della maggioranza.
“Il mio non voto non è contro lo stadio, e neppure dissenso politico. Il mio non voto è la difesa degli interessi dei cittadini. Ho chiesto in commissione e continuerò a chiedere che si faccia subito chiarezza su alcune questioni. Fin qui è quanto debbo agli elettori nel rispetto del mandato”.
“Invece- prosegue Grancio- al M5S invio due righe di risposta sul provvedimento disciplinare, che poggia tutto sui verbi condizionali (‘avrei tenuto un comportamento’, ‘si sarebbe estrinsecato’, ‘sembra presentare caratteri di particolare gravità ‘, ‘conseguenze potenziali’). Agli amici pentastellati che mi sospendono per aver cercato di andare oltre i dubbi, dico: o avete le idee confuse, oppure siete in malafede”.
“Io non me la sento di dare un voto qui ed ora, spero i miei colleghi capiscano è una questione non politica ma di legittimità quindi io lascio la Commissione, la mia posizione non è politica e non è contro lo stadio”, ha detto stamattina la Grancio prima di abbandonare la seduta.
La consigliera è da sempre la più critica del gruppo capitolino pentastellato sull’opera ma era scesa a patti con la questione che al livello politico la maggioranza M5S in Campidoglio nei mesi scorsi ha optato per il sì al progetto.
A chi le ha chiesto se intende uscire dal gruppo M5S la Grancio replica: “No, mica sono contraria alla questione politica, lo stadio va fatto ma nel rispetto delle norme”. Mentre sulla possibilità che anche nel voto in Assemblea Capitolina lasci l’aula o si esprima in modo contrario ha risposto: “Se non mi mettono per iscritto le mie perplessità vedremo, c’è tempo. Ci sono profili di illegittimità che vanno chiariti. Perchè i miei colleghi non mi ascoltano? Chiedete a loro non a me”.
In precedenza in commissione la consigliera aveva sottolineato: “Pallotta spinge? Secondo me non è una questione che si può accettare. Anche perchè lo stadio non va bocciato, però non si può star dietro alla scadenza del 15 giugno. Non succede niente se noi ci mettiamo a studiare e a affrontiamo le questioni”.
Parole che erano state stigmatizzate dal capogruppo Paolo Ferrara: “Io credo che siano cose inesatte ed approssimative, sicuramente la parola di tutti viene presa in considerazione . Sono sicuro, che probabilmente non sa quello che dice, se approfondisce vede la bontà di questo progetto”.
Sulla pagina Facebook della Grancio sono tutti solidali con la consigliera
(da “NextQuotidiano“)
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