EXIT POLL OLANDA: SE CONFERMATI, IL SOVRANISTA ALLEATO DI SALVINI CROLLA DAL 13.3% AL 4,1% E POTREBBE NON PRENDERE NEANCHE UN SEGGIO (NE AVEVA 4)
LABURISTI DAL 9,4% AL 18,4%, LIBERALI DAL 12% AL 14,6%, POPOLARI DAL 15,2% AL 12,5%
Il partito laburista olandese (PvdA) sconvolge i pronostici sulle elezioni europee e nell’exit poll si piazza davanti a liberali (VVD) e populisti (FVD). Ma chi ha vinto le elezioni? Qual è il partito vincitore? Vediamo insieme i dati:
Secondo prime stime degli exit poll, i laburisti guidati da Frans Timmermans, vicepresidente della Commissione europea, con il 18,1 per cento dei voti, dovrebbero aggiudicarsi cinque dei 26 seggi assegnati ai Paesi Bassi.
Quattro posti per il Partito popolare per la libertà e la democrazia (VVD) con il 15 per cento dei voti, tre per il Forum per la Democrazia (FVD) populista di Thierry Baudet con l’11 per cento dei voti.
Tre seggi andrebbero anche ai Verdi, uno al partito anti-immigrazione di Geert Wilders.
L’Olanda già nelle elezioni europee del 2014 aveva rotto il silenzio elettorale, pubblicando gli exit poll senza aspettare la fine del voto di tutti i paesi dell’Ue.
Le stime uscite finora sono di Ipsos per la televisione pubblica olandese Nos. Anche se secondo un nuovo exit poll, quello del GeenPeil, che utilizza il risultato ufficiale di 732 seggi su 9000, i laburisti avrebbero ottenuto sei seggi, mentre il partito di Wilders ed il Partito socialista (Sp) potrebbero non ottenere neppure un seggio.
L’inatteso primo posto che l’exit poll olandese assegna al Partito del Lavoro in Olanda invita alla prudenza su come andrà a finire la partita europea.
Il partito laburista olandese, Partij van de Arbeid, abbreviato in PvdA, è un partito politico social-democratico dei Paesi Bassi , fondato nel 1946 come fusione del Partito socialdemocratico dei lavoratori, della Lega democratica libera e dell’Unione democristiana.
Dal 2012 al 2017, il PvdA ha formato la seconda più grande fazione parlamentare ed è stato l’alleato minore nel secondo governo di Rutte. Dal 2016, il vice primo ministro Lodewijk Asscher è leader del partito laburista.
Gli antieuropei di estrema destra, con posizioni radicali su razza, immigrazione, difesa dei valori “bianchi”, di Thierry Baudet, entreranno sì a Strasburgo, ma —se i risultati definitivi confermeranno questi exit poll- con una forza di fuoco meno potente del previsto.
I dati provvisori (raccolti da un campione di 56 mila elettori in 35 seggi) attribuiscono tre seggi a Baudet, comunque sotto ai Cristiano-democratici del CDA e soprattutto dietro ai liberali del PVV del premier Mark Rutte, grande alleato di Macron.
A perdere sono i populisti di Wilders, esponente politico vicino alla Lega di Matteo Slavini, considerati ormai troppo contagiati dall’establishment
(da agenzie)
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