FBI COMUNICA: NESSUNA VIOLAZIONE DELLA CLINTON SULLE MAIL TROVATE SUL PC DI ANTONY WEINER
PER UNA SETTIMANA TRUMP AVEVA GUADAGNATO CONSENSI SPECULANDO SU UNA NOTIZIA INFONDATA
In una nuova lettera inviata al Congresso, il capo dell’Fbi, James Comey, ha fatto sapere che il Bureau non ha cambiato le proprie conclusioni già espresse a luglio per quanto riguarda le indagini sulle email di Hillary Clinton, la quale dunque non sarà incriminata per il cosiddetto email-gate, ossia l’uso esclusivo nei 4 anni in cui è stata segretario di Stato (2009-2013) di un server di posta privato.
Comey ha confermato la scelta dopo la verifica sulle email trovate nel computer di Anthony Weiner, marito del braccio destro di Clinton, Huma Abedin.
L’Agenzia aveva rivelato la scoperta dei documenti il 28 ottobre scorso, a 11 giorni dal voto, annunciando una valutazione sulla loro rilevanza.
“Durante l’intero processo di verifica di tutte le comunicazioni che sono state inviate o ricevute da Hillary Clinton mentre era segretario di Stato – ha scritto Comey – non sono emersi elementi per modificare le nostre conclusioni già espresse a luglio”.
Comey, repubblicano ma nominato dal presidente Barack Obama nel 2013 al vertice dell’Fbi, era stato investito da accuse di ogni tipo dal fronte democratico, a partire dalla stessa Hillary al presidente Obama.
Nel commento sull’esito delle nuove indagini dell’Fbi, rilasciato pochi minuti dopo la diffusione della notizia, Jennifer Palmieri, capo della comunicazione dello staff di Clinton, si è detta “felice di vedere che (Comey) ha deciso, come eravamo certi, di non dover modificare le conclusioni cui era giunto a luglio. Siamo quindi contenti che tutta questa vicenda sia stata risolta”.
Dura invece ovviamente la prima reazione di Donald Trump alla lettera di Comey: “E’ un sistema corrotto. E Hillary Clinton è protetta e lei è perfetta per questo sistema”, ha detto il candidato repubblicano durante un comizio a Minneapolis.
(da agenzie)
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