FELTRI AMMONISCE FINI: “RIENTRI NEI RANGHI”: IL PDL ERA UNA CASERMA, ORA STA DIVENTANDO UN MANICOMIO
BERLUSCONI MANDA ALL’ATTACCO FELTRI E POI DICE CHE NON SA MAI NULLA… BOSSI DAL MANICOMIO DI VIA BELLERIO DA’ DEL MATTO A FINI… IL SECOLO D’ITALIA: “IL PDL STA DIVENTANDO UN PARTITO BECERO, CON LA BAVA ALLA BOCCA, CHE ABBAIA ORMAI NON SOLO AGLI AVVERSARI, MA ANCHE AGLI ALLEATI”
Il killeraggio prosegue: dopo aver impallinato il direttore dell’Avvenire, il giornalista Vittorio Feltri che quando era a “Libero” fino a qualche mese fa era critico verso il Pdl, ora che gli hanno dato i gradi di generale (e relativo stipendio) della contraerea del Cavaliere, leggi “il Giornale”, spara a zero contro chi osa avanzare critiche a “sono meglio di Superman”.
Dopo aver regolato i conti con il mondo cattolico, ora tocca a Fini, reo di aver parlato di killeraggio nel caso di Boffo, ma non nella vicenda della campagna di “Repubblica” sulle escort a Palazzo Grazioli.
Tesi veramente originale quella di Vittorio Feltri, diremmo insostenibile: che avrebbe dovuto dire Fini a difesa di Berlusconi?
Smentire Veronica Lario che ha parlato delle discutibili frequentazioni del marito ( provate da testimonianze) ?
Smentire il giro di escort a Palazzo Grazioli, quando la D’Addario ha esibito le prove e infatti non è mai stata querelata dal premier?
Smentire le contraddizioni in cui Berlusconi è caduto nel motivare la conoscenza di Noemi, dando una versione diversa dall’altra?
Rispondere lui alle 10 domande di “Repubblica” cui il premier non ha mai risposto semplicemente perchè non saprebbe come giustificarsi?
Difendere il premier dalla stampa internazionale che, sia da fronte progressista che da quello conservatore, ci sta sputtanando a causa degli errori comportamentali del premier?
Semmai Fini è stato fin troppo zitto e con lui una mediocre classe dirigente che avrebbe dovuto richiamare il premier a una condotta più consona al ruolo.
Quando mai gli italiani la finiranno di adorare un premier anche quando fa cazzate, invece che avere il coraggio e la dignità di ricordargli che è lì solo per rappresentare un popolo?
Nessun privilegio, solo oneri e doveri.
Nessuno gli ha detto di candidarsi, se voleva continuare a cazzeggiare lo facesse a Mediaset, a Palazzo Chigi deve, dicasi deve, avere un altro comportamento.
Invece ecco la pletora di servi e borghesi rincoglioniti che si indignano perchè “Fini va a sinistra”, con grancassa del generale della contraerea.
Lezioni da questi soggetti non ne accettiamo: negli anni di piombo c’era una gioventù di destra che al comunismo si è opposta nelle scuole, nelle fabbriche, nel posto di lavoro, nelle piazze, ha sacrificato la vita, gli affetti, la carriera, in nome di ideali, giusti o sbagliati che fossero.
E dove erano questi mentecatti che ora fanno la morale? Chiusi nei cessi delle loro case borghesi, mentre altri rischiavano la pelle.
Andavano a comprare “il Giornale” di nascosto e lo ripiegavano subito sotto il cappotto nel timore “dei comunisti”.
E mentre la proletaria gioventù di destra passava le vacanze ai Campi Hobbit, i buoni borghesi andavano a discettare di politica a Cortina o in Costa Smeralda.
Non ci interessa qua difendere Fini, sia perchè si difende da solo, sia perchè una diversa concezione della politica e della vita ci ha sempre separato da lui.
Ma se ora ha ragione, bisogna avere l’onestà di dirlo. E noi siamo persone oneste.
Dire che gli immigrati hanno dei diritti, in primis all’asilo politico, è dire solo la verità . Se a qualche razzista non piace, si accomodi dietro le sbarre, c’è una legge in Italia che vieta la discriminazione razziale.
Se dire che l’Italia è una e non ci possono essere discriminazioni tra Nord e Sud, è solo ribadire quanto sancito dalla nostra Costituzione.
La polemica non è certamente sulla bioetica, su cui vale la libertà di coscienza, Fini dà fastidio a qualche razzista perchè guarda avanti e contrasta il monocolore leghista cui Berlusconi ha ridotto il governo per pararsi il culo dalla giustizia.
Ma in Italia siamo incapaci di seguire le orme di un Sarkozy che spazia sui grandi temi, che accoglie la collaborazione anche di uomini di sinistra, da noi il centrodestra ha una componente elettorale (minima ma chiassosa) di beceri e lugubri personaggi che non sanno parlare che di “anticomunismo”, che vivono ancora nelle riserve mediatiche, che “hanno paura a uscire la sera per gli extracomunitari”, salvo andare a puttane con una nigeriana appena possono.
Che pensano che la politica sia fatta solo di favori, raccomandazioni, non di etica, di valori, di sogni da realizzare.
Devono avere un nemico, se lo inventano a ogni costo, per giustificare il loro inutile passaggio su questa vita. Sono rancorosi, sempre a parlare di soldi e di tasse, dei giardinetti sporchi e del sindaco comunista che dà le multe.
Ci avete rotto i coglioni, ve lo diciamo col cuore e con il cervello, che sappiamo ancora usare. Recintatevi nei vostri possedimenti col filo spinato e dieci telecamere di sorveglianza, staccate i fili del telefono, così nessuno vi infastidisce, guardatevi dieci volte al giorno la registrazione della cassetta dove Berlusconi dice che non ha nulla da rimproverarsi e che la crisi è passata, dove Maroni vi racconta le palle che il problema della sicurezza è stato risolto e che gli immigrati sono stati affogati e dove Bossi rantola che è andato in Vaticano e ha sistemato tutto lui.
Se Fini “deve rientrare nei ranghi” e gente come noi forse nelle fogne, voi chiudetevi al cesso, come avete fatto per tanti anni.
Tanto nelle fogne siamo sempre lì ad aspettarvi, quando arrivate: prima o poi ci si rivede.
Leave a Reply