IL LIBRO SU CANOVA DA 25 KG CHE BERLUSCONI HA REGALATO AL G8 COSTA 460.000 DOLLARI A COPIA
LO RIVELA UN QUOTIDIANO CANADESE DOPO IL PARERE DEGLI ESPERTI… IL PREMIER HARPER LO HA DOVUTO DONARE A UN MUSEO PERCHE’ LA COMMISSIONE ETICA CANADESE PROIBISCE AL PREMIER DI CONSERVARE REGALI DI VALORE SUPERIORE AI 1.000 DOLLARI… 400 MILA EURO A VOLUME E ALTRI REGALI: MA NON ERA UN G8 ALL’INSEGNA DEL RISPARMIO?
Chi ha seguito le cronache del G8 all’Aquila, avrà avuto modo di apprezzare l’impegno di tutti gli Stati (a parte qualcuno che non aveva ancora versato la quota, come l’Italia) per stanziare fondi destinati ad aiutare i Paesi del Terzo mondo.
La stessa scelta del governo italiano di trasferire il G8 nella zona terremotata avrebbe dovuto costituire un contenimento dei prezzi, sia alla luce della sofferenza del popolo abruzzese, sia in riferimento alle difficoltà di tante famiglie, come conseguenza della grave crisi economica internazionale.
Un summit quindi preannunciato come “spartano”, con i grandi del mondo alloggiati nella caserma di Coppito, intenti più alla sostanza della riunione che alla forma.
Qualcuno di voi ricorderà anche il regalo che il premier italiano fece ai rappresentanti mondiali nel corso della presentazione e della foto ricordo: un prezioso libro su Antonio Canova, con copertina in marmo di Carrara e dal peso di 25 kg, un volume prodotto in un numero limitatissimo di copie. La cosa singolare del libro era il peso, tanto è vero che molti leader mondiali ( Obama per primo) scherzarono sulla difficoltà di tenerlo in mano.
Se qualcuno già allora lo considerò un regalo un po’ pacchiano e sicuramente costoso, ora è meglio che si sieda, alla notizia di quanto è il suo prezzo: 460.000 dollari, circa 400.000 euro a copia, 800 milioni delle vecchie lire, tanto per capirci.
La certezza arriva dal Canada, il cui premier, Stephen Harper, ne ha avuto gradito omaggio, ma, come rivela il quotidiano Toronto Star, che lo ha fatto periziare da degli esperti, quando ne ha conosciuto il valore, è rimasto basito e ha rinunciato a tenerlo.
Ha dovuto rinunciarvi perchè la legge federale proibisce ai politici di accettare doni del valore superiore a 1.000 dollari.
Il libro, di proprietà del governo, finirà quindi esposto in un museo.
Il 10 luglio scorso il premier canadese aveva dichiarato che ” Berlusconi è in gran forma, ma fa regali esagerati, l’unico problema che ho avuto con lui sono i regali che mi ha fatto, abbastanza per mettermi in difficoltà con la Commissione etica, per questo sto assicurandomi di averli registrati tutti”.
Proprio la Commissione etica canadese stabilisce, nel Conflict of Interests Act, norme molto severe per i regali alle autorità pubbliche.
I regali con valori superiori ai 1.000 dollari diventano di proprietà del governo.
L’opinione pubblica canadese si è mostrata molto stupita dai costosi doni di Berlusconi.
Non solo perchè il tema del G8 era la recessione economica, ma anche perchè la riunione dei “Grandi del mondo” si svolgeva all’Aquila, devastata pochi mesi prima dal terremoto.
Come dire che buon gusto avrebbe voluto che tutto il summit fosse improntato a un concetto di sobrietà e non di ostentazione e di spese inutili.
Perchè se il volume è stato regalato agli altri grandi del mondo” la spesa viaggia intorno a una cifra tra i 6 e i 18 milioni di euro, un’enormità .
Non si sa se pagata coi soldi di rappresentanza in dote al premier o di tasca sua.
Ma anche in questo secondo caso si tratterebbe di una spesa inopportuna in quel contesto.
Dando l’immagine dell’Italia come di un Paese frivolo e che butta i soldi dalla finestra, meglio sarebbe stato destinarlo a opere di beneficienza allora.
Ma anche qui la voglia di “strafare” e stupire hanno giocato un brutto scherzo al nostro premier, troppo intento ad apparire e ingraziarsi gli altri leader, piuttosto che a versare quanto dovuto per gli aiuti umanitari al consesso internazionale.
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