FITCH NON BOCCIA L’ITALIA SOLO PERCHE’ NON E’ CREDIBILE
CI SALVA PER ORA LA CONVINZIONE CHE NON VOGLIAMO USCIRE DALL’EURO E CHE VERRANNO ACCANTONATE LE PROMESSE ELETTORALI
L’agenzia di rating Fitch non ha modificato il giudizio di affidabilità sul debito pubblico italiano. Il livello resta quello BBB, basso ma a distanza di (relativa) sicurezza da quello dei “titoli spazzatura” che nè la Bce nè i grandi fondi possono comprare.
L’outlook, la prospettiva, è però peggiorata: da “stabile” diventa “negativa”.
Spiega oggi Repubblica che Fitch ha scelto di non bocciare l’Italia perchè non ritiene credibili le minacce di uscita dall’euro:
La nota dell’agenzia dimostra l’inapplicabilità del contratto di governo per intero: il rapporto deficit/Pil avrà una ciclica riduzione all’1,8% nel 2018, già peggiore di 0,2 punti delle stime del governo, spiega ancora Fitch, ma poi nel 2019 si impennerà al 2,2 e poi nel 2020 al 2,6, al di fuori dei target strutturali dell’Ue. L’auspicio, e insieme la raccomandazione, è che ci si limiti alla sterilizzazione dell’Iva, a maggiori investimenti pubblici e a cambiamenti minori della Fornero: «Il governo probabilmente penserà alla flat tax e al reddito di cittadinanza ben dopo il 2019».
Unica consolazione, la «bassa probabilità che il governo avanzi politiche che minaccino un’uscita dall’Europa o la creazione di una moneta parallela». Ma l’avversione di alcune componenti dell’esecutivo verso l’Ue e l’euro rappresenta comunque un rischio.
In base a quello che scrive, quindi, Fitch non ritiene credibili le minacce che arrivano dall’Italia riguardo l’uscita dall’Unione Europea e dall’euro.
L’Italia è salva perchè non è credibile.
Magari la prossima volta ci appelleremo alla seminfermità mentale.
(da “NextQuotidiano“)
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