GIORGIA LINARDI, PORTAVOCE DI SEA WATCH: “CAROLA RACKETE ARCHIVIATA, NON SI PUO’ CRIMINALIZZARE CHI SALVA VITE E CALPESTARE LO STATO DI DIRITTO”
“LA CASSAZIONE HA FISSATO DUE PRINCIPI: SOCCORRERE PERSONE IN PERICOLO IN MARE E’ UN DOVERE E QUESTE PERSONE DEVONO ESSERE SBARCATE IN UN PORTO SICURO”
“La richiesta di archiviazione per Carola Rackete è stata accolta ed è stato emesso il decreto di archiviazione, quindi possiamo considerare ufficialmente chiusa la vicenda che ha visto Carola indagata per essere entrata in un dichiarato stato di necessità nel porto di Lampedusa nel giugno del 2019″.
Lo ha detto Giorgia Linardi, portavoce di Sea Watch parlando dell’archiviazione dell’inchiesta a carico della comandante della nave arrestata nel giugno 2019 per resistenza dopo avere forzato il blocco navale.
“E’ una conclusione logica e necessaria di una vicenda rispetto alla quale la Corte di Cassazione, responsabile per l’interpretazione dei diritti nel nostro paese si era già espressa sottolineando due importantissimi principi – dice Linardi – quello per cui soccorrere chiunque si trovi in pericolo in mare costituisce l’adempimento di un dovere e pertanto non può essere criminalizzato e il principio per cui la nave e che presta soccorso non può essere considerata un porto sicuro e il soccorso stesso si può considerare concluso solo nel momento in cui le persone giungono in un porto salvo”.
E poi aggiunge: “Ci preme sottolineare come questo sviluppo arrivi in un momento in cui la prassi istituzionale continua quotidianamente a calpestare lo stato di diritto, abbandonando le persone in mare, omettendone il soccorso e disponendo fermi amministrativi nei confronti delle navi umanitarie mentre continua anche l’attacco anche sul piano penale nei confronti delle ong indagate per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina in un contesto in cui viene calpestato il dovere di soccorrere chiunque si trova in pericolo in mare e il diritto delle persone in pericolo ad essere assistite”
(da Globalist)
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