GLI UFFICI DELLA GIUNTA DI TOTI TRASFORMATI IN CAMERINI PER SOUBRETTE E CANTANTI, IN VISTA DELLA FESTA DI CAPODANNO DI MEDIASET, A GENOVA
AL POSTO DI DIPENDENTI PUBBLICI E ASSESSORI CI SONO I TECNICI MEDIASET DI BERLUSCONI, QUELLO PER CUI LAVORAVA TOTI QUANDO FACEVA IL GIORNALISTA
Questo è un ufficio pubblico: la poltrona di raso rosa, lo specchio ovale, un altro specchio a lato per vedersi di profilo e capire l’effetto che fa. Magari darsi un colpetto di cipria, un ritocco con il mascara. Intanto c’è anche la cassettiera per i trucchi. E se sei stanco ti riposi sul bel divanetto di pelle bianca.
Strabuzzo gli occhi. Ero entrato nel palazzo della Giunta della Regione, in piazza De Ferrari, per andare all’ufficio dell’assessore e invece trovo un boudoir stile primi Novecento. Mica male per un ufficio pubblico. Ma che succede? Sono impazzito io?
No, a Genova siamo nel mezzo di un esperimento unico: gli uffici pubblici della Regione sono stati trasformati in un gigantesco camerino TV. Direte voi… è il teatrino della politica.
Continuo a camminare e le sorprese non finiscono: semplicemente gli uffici pubblici hanno chiuso baracca e burattini per lasciar posto ai camerini della festa di Capodanno. Gli impiegati e dirigenti sono spariti (spediti a casa!) per far posto a tecnici e ballerine. I computer e le scrivanie sono tutti imballati e nascosti per essere sostituiti da specchiere, armadi per il trucco, luci da palco, monitor e console per radio e TV.
Accanto all’ufficio dove campeggia la targa dell’assessore Scajola c’è un post it sulla porta: Patty Pravo. Nelle stanze della segreteria c’è scritto Leali e Facchinetti.
Scusi, ma io volevo chiedere una mappa catastale… Niente da fare, risponde una truccatrice. È tutto sigillato, rinchiuso chissà dove in qualche armadio.
Ripassi dopo Capodanno, magari dopo l’8 gennaio, adesso si fa festa.
Nei corridoi, tra cassoni da cui emergono tutù e costumi con le paillettes si aggirano gli ultimi funzionari. “Credevo di aver visto di tutto… sa, io sono uno di quei dipendenti pubblici vecchio stile”, dice uno osservando la targa scintillante del camerino di Federica Panicucci al posto dell’ufficio del segretario. Niente pratica e mappe, al massimo ti danno un po’ di cerone.
Il funzionario non è il solo un po’ spaesato. Forse siamo in tanti vecchio stile. Forse è davvero vecchio stile chiedersi quanti soldi pubblici costerà.
È vecchio stile stupirsi vedendo un palazzo istituzionale che chiude le porte al pubblico e si trasforma in un camerino.
Sì, siamo noi fuori posto che storciamo il naso vedendo che al posto di dipendenti pubblici e assessori ci sono i tecnici Mediaset di Berlusconi. Già, quello per cui lavorava Toti quando faceva il giornalista. Quello che era il suo padrino politico.
Vabbè dai, sciocchezze.
Ora brindiamo. Allegria. Buon anno.
Ferruccio Sansa
(da Fb)
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