I DEPUTATI VICINI A DI MAIO CHE ATTACCANO FICO “AMICO DEL PD” MA NON SI VERGOGNANO DI ESSERE SERVI DEI RAZZISTI
VENDUTI PER UNA POLTRONA, I TRADITORI DEI VALORI DEL M5S HANNO ANCORA IL CORAGGIO DI PARLARE
Ieri Roberto Fico è finito sul banco degli imputati nel MoVimento 5 Stelle per aver nominato rom e migranti durante la Festa della Repubblica. In molti attivisti se la sono presa con lui ma, racconta oggi un retroscena sulla Stampa, anche deputati e senatori sono andati all’attacco prefigurando per il presidente della Camera un accordo con il Partito Democratico:
Per più di un deputato vicino a Di Maio l’obiettivo di Fico sarebbe proprio quello di «aprire al Pd». Alcuni sostengono: «Lo sappiamo che lui parla sempre con Zingaretti…».
In realtà , sia fonti vicine a Fico che ambienti del Pd negano che i due si siano mai parlati a quattr’occhi, «si sono incontrati solo in occasioni istituzionali e l’altro giorno al Quirinale non si sono neanche salutati».
Di certo però Fico è convinto che sia il momento di agire, il Movimento deve rivedere il proprio profilo, la sua identità , inevitabilmente snaturata dall’alleanza con la Lega. Sono queste le «decisioni» di cui parlava il parlamentare vicino al presidente della Camera qualche settimana fa: archiviare una fase, riportare M5s sui propri temi, «i temi che lo stesso Di Maio aveva riscoperto alla fine della campagna elettorale
Ma anche Fico, come Giuseppe Conte, potrebbe essere ai saluti finali e alle dimissioni perchè la legislatura volge al termine
(da “NextQuotidiano”)
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