L’ESILARANTE ESIBIZIONE DI SALVINI DA GILETTI: “STO POCO AL VIMINALE PERCHE’ STO CON LA GGENTE”
CERTO, QUELLA CHE GRAZIE A LUI PAGHERA’ PIU’ CARO IL MUTUO E NON SI POTRA’ PERMETTERE UNA VISITA MEDICA… POI NEGA IL CAMBIAMENTO CLIMATICO “PERCHE’ A MAGGIO CI VOLEVANO I GUANTI DI LANA”
Ieri sera a Non è l’Arena c’è stato l’ormai consueto appuntamento con il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini. A quanto pare al Capitano piace molto andare da Giletti, si trova a suo agio e il giornalista de La 7 lo ospita con molto piacere.
Salvini del resto è un personaggio schivo, uno che in televisione non ci va quasi mai ed è chiaro che preferisca andare là dove lo trattano meglio (ad esempio da Barbara D’Urso).
Ma cosa fa il ministro dell’Interno quando non è in televisione e quando non è al Ministero a fare quello per cui lo paghiamo? Salvini non si fa pregare e lo spiega subito.
Lui incontra la gente: «io incontro persone in difficoltà che quando accendono il telegiornale la sera e vedono che la politica litiga si arrabbiano perchè il loro problema è il mutuo, è la visita medica privata per il figlio perchè c’è la lista d’attesa troppo lunga nell’ospedale pubblico e quindi uno se ha i soldi va avanti e se non ha i soldi aspetta».
Ora è curioso che Salvini parli proprio dei mutui, visto che le dichiarazioni del governo fanno schizzare lo spread che — come spiega Bankitalia — fa schizzare il costo dei mutui.
Allo stesso tempo fa sorridere che il Capitano parli dei problemi di chi non può permettersi di pagare una visita in una clinica privata e deve attendere le liste d’attesa degli ospedali pubblici. Perchè quello è proprio quello che succederà con la Flat Tax. Meno soldi lo Stato incasserà meno risorse avrà per finanziare la spesa pubblica (scuole, ospedali, cose così).
Chi i soldi li ha potrà continuare a permettersi di pagare (anche perchè avrà più soldi a disposizione) che invece di soldi non ne ha o ne ha meno invece dovrà accontentarsi. Perchè questo è quello che succede quando si ha in programma di spendere 30 miliardi di euro per abbassare le tasse senza mettere le mani nelle tasche degli italiani. E già che c’era ieri il vicepremier ha rilanciato dicendo che vuole quota 41 per azzerare la Legge Fornero (tradotto: più spesa pubblica per le pensioni).
Salvini è convinto che sta facendo bene: «penso che gli italiani mi hanno scelto per la concretezza, per il fatto che dalle parole siamo passati ai fatti».
Stava forse pensando alle promesse di abolire le accise sulla benzina o a quella — che non si sa come manterrà — di non aumentare l’Iva al 25,2%?
Ma Salvini non ha voglia di essere pessimista, abbiamo tanti motivi per essere ottimisti. Ad esempio lo spread fisso intorno ai 290 punti base o il rendimento dei nostri titoli di Stato che è più alto di quello dei titoli di Stato greci? No. Per Salvini le cose belle sono altre :«è domenica, è il due giugno è la festa della repubblica, domani mia figlia comincia la scuola estiva di danza. Finalmente oggi c’era il sole: ci hanno spiegato per mesi che c’era il riscaldamento globale e abbiamo passato un maggio con l’ombrello il passamontagna e i guanti di lana».
Come un Trump in sedicesimi Salvini si diverte a stuzzicare i gretini che parlano di Global Warming smentiti dai fatti: se piove e fa freddo non c’è un problema di riscaldamento globale.
Ma non bisogna dare troppo peso alle sparate del vicepremier. Perchè lui è fatto così, come un comico consumato dice le cose per scatenare una reazione. Ad esempio ha scoperto che tirare fuori un crocefisso ad ogni intervista funziona meglio dei paletti di frassino contro i vampiri della Commissione. «Una signora prima a Nettuno mi ha regalato un’immagine di uno dei santi patroni d’Europa: san Benedetto. Ce l’aveva in casa e mi ha detto “che l’Italia sia protetta da San Benedetto”. E quindi ci guardano dall’alto eh. Io penso che 60 milioni di italiani abbiano una protezione dall’alto, io mi sono rivolto alla Santa Vergine Maria», dice Salvini tirando fuori dal taschino l’ennesima immaginetta sacra e tenendola ben in vista.
Lei sa che quando tira fuori il crocefisso succedono un po’ di questioni, inizia a dire Giletti senza far notare come Salvini abbia sempre a portata di mano immagini di santi e rosari manco fosse appena tornato da un pellegrinaggio a Medjugorje.
«Io cerco di testimoniare la nostra cultura che l’Europa ha negato e cancellato e spero di applicare i principi del Catechismo e del Vangelo».
L’Europa non ha negato e cancellato alcunchè, Salvini fa un uso strumentale del dibattito che ci fu all’epoca sulla questione delle radici cristiane del Vecchio Continente da menzionare nella Convenzione Europea. Chissà invece se Salvini intende applicare il Catechismo come lo fa il leghista Lorenzo Fontana che ha spiegato che nel Vangelo quando si parla di “prossimo tuo” si intendono solo quelli geograficamente prossimi e non più generalmente tutte le persone.
A quel punto Giletti torna sulla natura dei rapporti con il Santo Padre ricordando che Bergoglio ha dichiarato “nessuno mi ha mai chiesto di fare un’udienza con Salvini”. «Io non ho mai chiesto un incontro con il Papa ne sarei onorato ne sarei felice ho molto da imparare. Se volesse concedermi cinque minuti del suo tempo per me sarebbe un onore e gli spiegherei come sto applicando il mio mandato da ministro della pubblica sicurezza».
Il conduttore cerca di suggerire (come se fosse il suo addetto stampa) che forse sarebbe meglio chiedere un incontro con Bergoglio «io non l’ho fatto in questi mesi perchè ho profondo rispetto per il Santo Padre» risponde Salvini.
Che sia lo stesso Salvini che tre anni fa teneva in mano una maglietta con scritto “il mio papa è Benedetto”?
(da “NextQuotidiano“)
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