I VENTITRÉ DELLA GIUNTA CHE TERRORIZZANO BERLUSCONI
L’EX PREMIER DOVREBBE PERDERE 14 A 9: ECCO PERCHà‰ PROVA A BLOCCARE TUTTO
Cosa succederà il 9 settembre nella Giunta delle elezioni del Senato?
Poco o niente, se è concesso fare previsioni.
In quella sede, infatti, il relatore che si occupa della posizione di Silvio Berlusconi — Andrea Augello del Pdl — farà la sua proposta: l’interessato non fa dichiarazioni, ma è, per così dire, difficile immaginare che possa proporre la decadenza dell’ex Cavaliere in base alla legge Severino (ineleggibile chi è condannato a più di due anni).
Se non lo farà , comunque, la maggioranza della Giunta boccerà la sua relazione .
A quel punto bisognerà procedere a nominare un nuovo relatore e a convocare una nuova udienza pubblica con annesso slittamento del voto (presumibilmente a inizio ottobre).
Dopo, entro altri 20 giorni al massimo, toccherà all’aula del Senato decidere la sorte di Silvio a scrutinio segreto.
Elvira Savino, che però è deputata, per bloccare il procedimento ha proposto di disertare i lavori della Giunta: gesto non senza conseguenze politiche e di cui, peraltro, è dubbia l’efficacia tecnica (i berluscones sono assai meno della metà dei commissari).
Nel merito, comunque, gli schieramenti sembrano già ben definiti: Pd, M5S, Sel e Scelta civica si sono — in modo più o meno chiaro — pronunciati per la decadenza; Pdl, Lega e gruppi limitrofi del vecchio centrodestra contro.
Questo significa che in Giunta ci sono 14 voti per cacciare Berlusconi da palazzo Madama e 9 per lasciargli il seggio.
L’aula, con lo scrutinio segreto, potrebbe riservare sorprese, ma non tali da far sorridere il tycoon di Mediaset: dovrebbe trovare, infatti, la bellezza di oltre 40 “franchi traditori” (copyright Casson). Difficile assai.
Marco Palombi
(da “Il Fatto Quotidiano”)
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