IL BOOM DI CONTRIBUTI ALLA LEGA: 500 MILA EURO IN TRE MESI DA AZIENDE EDILI, MANAGER E SCUOLE PRIVATE
CASO STRANO SI TRATTA DI SOGGETTI CHE OPERANO NELLE INFRASTUTTURE O DOVE SONO MINISTRI ESPONENTI DELLA LEGA
La Lega a caccia di soldi e contributi da privati e imprese in questi primi mesi del 2025. Mentre gli altri partiti, da Fratelli d’Italia al Pd, hanno visto quasi azzerarsi i contributi esterni, per scelta o per timore di incappare in problemi di altro tipo, il Carroccio ha fatto il pieno.
E spulciando i nomi di aziende e professionisti che hanno sostenuto la Lega negli ultimi mesi si trovano molti marchi e cognomi che hanno a che fare con le deleghe pesanti in mano al partito. Chiaramente infrastrutture: dal comparto ferroviario a quello edilizio che potrebbe ruotare attorno alle grandi opere (Ponte ma non solo).
Ma anche istruzione e Rai, settori che vedono il Carroccio esprimere un ministro, Giuseppe Valditara, e alti dirigenti della tv di Stato. Da gennaio a marzo la Lega ha ricevuto quasi 500 mila euro da privati.
Una donazione da 10 mila euro è arrivata dal consorzio Ferlog, che si occupa di «servizi, manutenzione e trasporti» con «particolare attenzione dedicata al trasporto ferroviario». Dai 3 ai 6 mila euro hanno donato Csc impianti progetti e costruzioni, Green building, Savi engineering, Studio pirotecnico srl e Impresit: tutte aziende con business nell’edilizia, negli impianti per costruzioni e nella progettazione di medie e grandi opere.
Il contributo recente più elevato è quello della campana Test and manufactoring engineering srl, 30 mila euro.
Tornando ai primi mesi dell’anno, non mancano finanziamenti anche da altri comparti che vedono leghisti ricoprire ruoli di peso. Sul fronte istruzione, a esempio, 25 mila euro sono stati donati dal Centro raccordo e orientamento scolastico srl che ha sede a Salerno e fa capo alla famiglia Giugliano.
E 20 mila euro di contributi sono arrivati anche da una azienda della famiglia Mangione che ha enti di formazione e società di consulenza in Sicilia e in Lombardia.
In orbita tv, a scommettere e sostenere il partito di Salvini è il manager Settimio Colangelo, con 10 mila euro: a marzo sono terminate a Roma le riprese della serie “L’Appartamento” con l’attore Giorgio Pasotti da lui prodotta e che andrà sulla Rai.
Considerando poi diversi altri piccoli contributi, come quelli degli studi legali Annibali-Orlando-Ruffini e Parola associati, o del re delle aste giudiziarie telematiche Paolo Fancoli, si arriva a circa 500 mila euro. Nello stesso arco di tempo Fdi ha ricevuto poche migliaia di euro e il Pd zero, come anche Avs e 5 Stelle.
«Siamo molto cauti e preferiamo piccoli contributi che difficilmente possono essere fraintendibili nello scopo», dicono da Fratelli d’Italia. «Anche noi ormai abbiamo praticamente azzerato questo tipo di donazioni, abbiamo rifiutato anche finanziamenti deliberati da cda di aziende» spiega Michele Fina, tesoriere
del Pd.
Di certo c’è che a Salvini tra congressi e una macchina «perennemente in campagna elettorale», come ammettono tanti in via Bellerio, i soldi evidentemente servono.
(da La Repubblica)
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