IL CASTING DI BERLUSCONI: 100 NOMI UNDER 35 PER RIFARE FORZA ITALIA
DECISA LA FUSIONE TRA I CLUB E IL PARTITO
Silvio Berlusconi rade al suolo Forza Italia. L’aveva ricostruita dieci mesi fa. Dell’attuale gruppo dirigente resterà poco o nulla.
Dalle minacce si passa alla fase operativa.
Marcello Fiori dal primo ottobre diventerà coordinatore del partito, ieri pomeriggio al termine del vertice di Palazzo Grazioli con i responsabili regionali dei club “Forza Silvio”, il leader lo ha incaricato di coordinare la fusione degli stessi club con il partito. Dei parlamentari il capo non vuole più sentir parlare. Tanto meno li vuole vedere. Dall’agenda è sparita la prevista assemblea con i gruppi di Camera e Senato, onorevoli spariti dai radar.
È solo l’inizio. Entro la fine di ottobre a Villa Gernetto saranno presentati i cento giovani sui quali Berlusconi scommette per il rilancio.
Tutti rigorosamente under 35, amministratori, professionisti, giovani imprenditori, comunque «non professionisti della politica».
Sono stati selezionati in gran segreto in queste settimane dal consigliere politico Giovanni Toti, dall’ex sindaco di Pavia (under anche lui) Alessandro Cattaneo, da Deborah Bergamini.
Intanto, da oggi i seimila club Forza Silvio diventeranno altrettanti presidi del partito sul territorio e i venti responsabili locali incontrati ieri da Berlusconi affiancheranno da vice i coordinatori regionali forzisti.
«Inutile, il partito dà segni di stanchezza, dopo vent’anni aveva bisogno di rinnovarsi » ha spiegato l’ex Cavaliere piuttosto motivato al pranzo nella residenza romana con Giovanni Toti, lo stesso Marcello Fiori, la responsabile comunicazione Bergamini.
La missione, come ripeterà poi nel pomeriggio ai giovani e sconosciuti responsabili dei club, è semplice: «La gente non ne può più della vecchia politica, se vogliamo riconquistarla dobbiamo aiutarla, fornire servizi».
È la politica dei club, appunto.
Appuntamento a breve a Villa Gernetto.
Ma chi sono? Che fanno? Da dove vengono questi ragazzi?
I talent scout giurano che nella selezione l’aspetto estetico non ha influito, ma certo vanta una presenza destinata a bucare il video Andrea Romizi, 35 anni, neo sindaco di Perugia, come Mariachiara Fornasari, avvocato, trentenne, coordinatrice forzista di Brescia. Federica De Benedetto, a dispetto dei suoi 29 anni ha conquistato 20 mila preferenze alle Europee nella circoscrizione Sud, dove Maria Tripodi, anni 32, di preferenze ne ha raggranellati quasi 16 mila.
Carlo Bagnasco, classe ’77, è sindaco di Rapallo, il suo collega Giacomo Massa primo cittadino di Gottolengo, provincia di Brescia, di anni ne ha addirittura 28, professione: studente.
Ma è un trentenne anche Pietro Tatarella, neo capogruppo al Comune di Milano e Giorgio Silli, assessore a Prato e già responsabile nazionale Immigrazione.
Ma l’elenco è lungo. Ha 35 anni il sindaco di Avola in Sicilia, Luca Cannata, Christian Leccese, imprenditore e vicesindaco di Gaeta ha 33 anni, è coordinatore dei club Forza Silvio del Lazio.
Lo è della Campania il trentenne Pietro Smarrazzo, 38 invece Stefano Balloch sindaco di Cividale del Friuli, a capo dei club di quella regione, e poi Pietro Spizzirri, 32 anni calabrese.
Nella magic list com- paiono anche gli intraprendenti fratelli Luca e Andrea Zappacosta con la loro Azzurra libertà (1200 giovani iscritti) promotori di una manifestazione di partito giovedì a Perugia.
Tutto è in movimento. Atmosfera tetra tra i deputati forzisti ieri in Transatlantico. Tanto più che Berlusconi lancia segnali sempre più concilianti verso Renzi: «Per lui il momento è delicato, il Pd rischia di implodere, D’Alema e Bersani sono tornati, se la riforma del lavoro ci convince, la votiamo» raccontava preoccupato all’incontro coi club.
Francesca Pascale, a La7, ieri sera non era da meno: «Di Renzi non diciamo, speriamo…».
Carmelo Lopapa
(da “La Repubblica“)
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