IL CICCIOBELLUM: REGOLE DISEGNATE PERCHE’ NESSUNO VINCA
IL 42,5% DI SOGLIA PER OTTENERE IL PREMIO DI COALIZIONE RISPONDE SOLO ALLE INTENZIONI DI CHI VUOLE UN MONTI-BIS
Che lo si chiami Montellum, in onore dell’uomo che verrebbe ricatapultato a Palazzo Chigi, o Cicciobellum, in omaggio al senatore Rutelli che l’ha presentato, l’emendamento che ridisegna la legge elettorale fissando al 42,5 % la soglia per avere il premio di maggioranza è una truffa.
Nel senso che, come tutte le truffe, si pone un obiettivo chiaro. Fregare qualcuno.
E questo qualcuno, evidentemente, è il favorito delle primarie della coalizione favorita, il centrosinistra targato Pd-Sel.
E cioè Pier Luigi Bersani.
Sia chiaro: mettere una soglia oltre la quale scatterebbe il premio di maggioranza è sacrosanto.
Tra l’altro, c’è scritto nero su bianco in una sentenza della Corte Costituzionale.
Ma basta leggere quello che scrive Roberto D’Alimonte, che è uno dei massimi esperti di sistemi elettorali e non certo quello che si direbbe un pericoloso sovversivo, per comprendere che quello sbarramento è «troppo alto».
E che nessuna coalizione lo raggiungerà . A tutto vantaggio di un esito di governo, leggasi «Monti bis», che non sarebbe quello scelto dagli elettori.
Non stupisce quindi se lo stesso Rutelli, nel difendere l’emendamento truffaldino, abbia citato l’esigenza di «evitare il premio a Grillo».
Un commento, questo, che collocheremmo senza problemi tra il pericoloso e l’insensato.
Pericoloso perchè, come ha recentemente sostenuto il costituzionalista Michiele Ainis in un’intervista a “Pubblico ”, a fare leggi contro qualcuno finisce sempre che questo qualcuno venga avvantaggiato.
Insensato perchè pensavamo che la democrazia fosse quella cosa che consente alla maggioranza di scegliere quali partiti «premiare», com’è stato recentemente col Cinquestelle, e quali relegare lo zero virgola, com’è capitato — detto con rispetto — proprio all’Api di Rutelli.
Ma evidentemente una truffa, con la democrazia, ha poco a che fare.
Come il fronte Pdl-Udc-Lega che ha fatto approvare il Montellum alias Cicciobellum, che tra l’altro è lo stesso a cui dobbiamo il vecchio Porcellum, in realtà sa benissimo. Anche se, ovviamente, non lo dice.
Tommaso Labate
(da “Pubblico”)
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