IL COMPLOTTO DEL GLOBO TERRACQUEO DEI GIUDICI ANTI-MELONI
IL DOSSIER DI FDI ACCUSA LA CORTE AIA, LINCIA LO VOI E TIRA IN BALLO PERSINO CONTE… UNA SERIE DI PALLE SPAZIALI
Un complotto del “globo terracqueo”, per dirla con Giorgia Meloni. Stavolta però l’obiettivo non sono i trafficanti di migranti, ma chi quei trafficanti cerca di perseguirli, cioè i magistrati. Italiani ma anche internazionali, compreso il procuratore generale della Corte Penale Internazionale.
Il nuovo assalto al procuratore di Roma Francesco Lo Voi, reo semplicemente di indagare sulla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, due ministri e il sottosegretario Alfredo Mantovano, arriva di prima mattina nella chat di deputati e senatori di Fratelli d’Italia.
Un documento prodotto dall’ufficio studi di Fratelli d’Italia guidato dal deputato Francesco Filini e supervisionato dal potente sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giovanbattista Fazzolari. Il dossier sembra innocuo: “Il giallo sugli errori del caso Almasri”, è il titolo. Si presenta, insomma, come una ricostruzione, in base alla propaganda di governo, delle 72 ore che hanno portato prima all’arresto, poi alla liberazione e infine al rimpatrio con volo di Stato del torturatore libico.
In realtà non c’è solo questo. Nel documento, che Il Fatto ha potuto leggere, ci sono due paragrafi in cui il governo teorizza un complotto giudiziario da parte di due protagonisti della vicenda: il procuratore generale della Corte Penale Internazionale che il 18 gennaio ha spiccato il mandato di cattura nei confronti di Almasri e soprattutto il capo della Procura di Roma Lo Voi, accusato di essere vicino all’ex premier e oggi leader del M5S Giuseppe Conte, che secondo FdI avrebbe voluto nominarlo alla Corte Penale Internazionale.
La prima parte del documento si sofferma, ancora, sul presunto complotto della Corte Penale Internazionale che, secondo la propaganda di governo, avrebbe spiccato il mandato di cattura solo quando Almasri stava arrivando in Italia permettendogli di “scorrazzare” libero per l’Europa (in Regno Unito, Belgio e Germania) nelle settimane precedenti: “Per quale motivo la Cpi ha accelerato la richiesta di arresto di Almasri soltanto quando il cittadino libico ha lasciato la Germania per giungere in Italia?”, si legge. E ancora: “Perché nella versione del mandato di arresto precedente a quella del 24 gennaio è stata omessa la circostanza del voto contrario all’arresto della giudice messicana Maria del Socorro Flores Liera e le relative considerazioni?”.
Inoltre, i meloniani prendono di mira il pg della Corte Penale Internazionale, l’avvocato britannico Karim Ahmad Khan, accusato di aver difeso alcuni “sanguinari dittatori” come quelli della Liberia Charles Taylor, del Kenya William Ruto, e del leader ribelle sudanese Bahr Abu Garda. E quindi, è il sottotesto di Palazzo Chigi, sarebbe squalificato per spiccare il mandato di cattura.
L’altro accusato è Lo Voi, già finito nel tritacarne della propaganda di Palazzo Chigi per l’uso – poi interrotto dal sottosegretario Mantovano – dei voli di Stato per viaggiare da Roma e Palermo. Per la prima volta i vertici di Fratelli d’Italia accusano il procuratore di Roma, che ha firmato gli avvisi di garanzia nei confronti di Meloni, Nordio e Piantedosi, di essere stato vicino al governo Conte-2.
“Qual è il nome candidato dal governo italiano con nota del 9 febbraio 2021 a procuratore della Corte Penale? – si legge allusivamente nel dossier – Il dottor Francesco Lo Voi, ovverosia il procuratore capo di Roma, lo stesso che ha indagato il presidente Meloni, i ministri Nordio e Piantedosi, e il sottosegretario Mantovano. E qual era il governo in carica all’epoca? C’era Giuseppe Conte che si era dimesso e sbrigava gli “affari correnti’”.
Insomma Lo Voi, nonostante faccia parte della corrente moderata Magistratura Indipendente, viene accusato di essere vicino a Conte che lo avrebbe voluto al Tribunale dell’Aia. Una teoria del complotto cavalcata da Chigi e che non trova alcuna conferma. Anzi è smentita dal fatto che l’unica nomina extragiudiziale che riguarda Lo Voi sia stata fatta dall’ultimo governo Berlusconi: nel 2010, l’allora Guardasigilli Angelino Alfano, lo indicò come rappresentante italiano di Eurojust. Nel 2014 poi fu la componente laica del Csm Maria Elisabetta Casellati ad appoggiarlo per la nomina a procuratore di Palermo.
(da ilfattoquotidiano.it)
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