IL GOVERNO DEI MANIACI DEI GIARDINETTI: UNO NON STA IN PIEDI E DICE CHE CE L’HA DURO, L’ALTRO E’ CONVINTO CHE LE DONNE VADANO CON LUI PER LA SUA BELLEZZA
BRUTTA COSA INVECCHIARE MALE…IL PATETICO INTERVENTO DEL PREMIER IERI SERA ALLA CENA DELLA MORATTI CON 1000 DONNE PRESENTI… OGGI LA SOLITA BECERA BATTUTA DEL SENATUR ALLA CAMERA
E’ triste constatare che all’estero siamo ormai considerati come un popolo di imbecilli che si ostina a farsi governare da vecchi maniaci.
Le battute sui costumi puttanieri della nostra classe dirigente ormai non conoscono confini e molti capi di stato si guardano bene persino dal farsi fotografare con certi esponenti del nostro governo.
A tal punto è arrivato il degrado della nostra classe politica, supportata da una corte di miracolati che comprende giornalisti in veste di escort, escort con funzioni politiche, “responsabili” a libro paga” e maitresse travestite da talent scout.
Un governo che potrebbe riunirsi ai giardinetti pubblici, con impermeabile da aprire al momento opportuno, come nella migliore (o peggiore) tradizione della commedia all’italiana.
Come se i peggiori difetti impersonificati da Sordi o da Buzzanca nel cinema del dopoguerra fossero oggi metodo di selezione della classe politica, tra patetico gallismo, maschilismo da harem arabo, mercificazione del sesso, prostituzione politica, scarsa considerazione della donna.
Ho ascoltato personalmente uno che la sa lunga, Luca Barbareschi ( ho la registrazione), sostenere pubblicamente che “non è possibile che uno nomini ministro tutte le sue amanti” (ovviamente riferito a Berlusconi).
Ma anche nelle affermazioni quotidiane, nelle battute, nelle barzellette, emerge il “vecchiume” di una certa concezione del successo, del machismo becero che sembra essere la fissa non solo del premier.
Ieri sera, collegato al telefono con mille donne impegnate a Milano in una cena elettorale per Letizia Moratti, il presidente del Consiglio ha detto: “che disastro perdere occasioni come queste, una cena con mille donne non si può perdere».
Poi si è cimentato in un paio di barzellette, una che ironizza sul fatto che se un terzo delle donne non disdegnerebbero una notte in intimità con lui, i restanti due terzi lo hanno già fatto.
Prendete nota: qui bisognerebbe ridere.
E un’altra nella quale una giovane donna chiede a Berlusconi di invitarla al bunga bunga perchè ” lei presidente è un mito senza età ».
E qui non si sa se piangere o suicidarsi.
Anche perchè non siamo al Bagaglino, ma a una convention politica di livello con un candidato sindaco di una città come Milano, centro economico del Paese.
Nel pomeriggio di oggi è invece andata in onda la recita di Bossi che non ha ottenuto una mazza con la sua mozione patacca smentita dalla Nato, ma ci ha tenuto a ricordare ai giornalisti, mentre stava andando in Aula a votare, che “la Lega ha vinto e ce l’ha sempre duro”.
Altra patetico figurante che non sta neanche in piedi, ma che deve evidentemente contrastare Silvio anche nel campo del becero-maschilismo.
Per la cronaca, i due insieme, supportati dai “responsabili”, sono arrivati appena a 309 voti, ben lontani dai 316 che rappresentano la metà più uno dei deputati e a mille miglia dai 330 annunciati almeno venti volti dal premier.
Come i vecchietti, dopo la partita a briscola alla bocciofila e il giro ai giardinetti adesso potranno ritornare a casa soddisfatti.
Il brodo di dado li aspetta.
Leave a Reply