IL LEGHISTA BORGHEZIO SI VANTA DI ESSERE STATO CONDANNATO PER DIFFAMAZIONE E SI LAMENTA CON IL CORRIERE PERCHE’ NON HA PUBBLICATO LA NOTIZIA
PECCATO NON RICORDI QUANDO IN TRIBUNALE CHIESE SCUSA PIAGNUCOLANDO AI ROM E PER EVITARE LA GALERA SI ERA PERSINO OFFERTO PER I SERVIZI SOCIALI AL CAMPO ROM
Un paio di giorni fa Mario Borghezio, eurodeputato della Lega Nord, ha pubblicato sulla sua pagina Facebook uno status in cui si lamenta perchè i giornali — e segnatamente il Corriere della Sera — non hanno dato spazio a una condanna per diffamazione ricevuta dalla Corte di Appello di Milano:
Illustre Direttore,
sul “Corriere” di oggi 7/03/2018 non vedo riportata, nemmeno in un angolino, la notizia della sentenza con cui ieri la Corte d’Appello di Milano ha confermato la condanna per diffamazione, in relazione ad alcune battute ironiche sui nomadi, pronunciata in primo grado nei miei confronti dal Tribunale di Milano circa un anno fa. Eppure era presente l’attentissimo cronista della giudiziaria del suo giornale. Ciò mi ha colpito anche per il fatto che, finora, ogni e qualsiasi notiziola circa i numerosi processi politici a me intentati aveva avuto sul Corriere amplissimi spazi. Effetto elezioni, forse…Rivendico il diritto di poter continuare a ricevere un adeguato rilievo sul suo giornale per queste ed altre ipotizzabili eventuali condanne politiche. Sono infatti convinto che il popolo le valuti, esattamente come me, medaglie al merito per coraggio delle proprie opinioni, coerenza politica, impermeabilità all’ipocrisia e menefreghismo totale verso il politicamente corretto.
La vicenda dovrebbe essere quella che riguarda un suo intervento alla Zanzara in cui l’europarlamentare aveva definito i rom “feccia della società ”.
Per quella frase Borghezio chiese scusa in tribunale piagnucolando e offrendosi per i servizi sociali al campo rom, in quanto rischiava la galera, e poi raggiunse un accordo economico con il querelante, la comunità rom milanese.
Uomo notoriamente tutto di un pezzo.
(da agenzie)
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