IL PATTO DI NEANDERTHAL M5S-LEGA-FDI
E’ L’UNICO MODO PER CUI TRE PARTITI ACCHIAPPA-POLTRONE POTREBBERO ANDARE AL GOVERNO… E NON DITECI CHE NON ABBIANO DENUNCIATO DA TEMPO IL DISEGNO DI GRILLO
Annalisa Cuzzocrea su Repubblica oggi torna sull’ipotesi di alleanza Grillo-Salvini-Meloni — che noi ribattezziamo “Il patto di Neanderthal” — citando una certa “simpatia” dei “vertici” M5S per l’ipotesi:
Chi ha parlato con i vertici non ha dubbi: «Mai alleanze a sinistra». E non si tratta solo di “sentimenti”, ma di calcoli. «Le nostre proiezioni ci dicono che i voti che potrebbero mancarci realisticamente li potremmo ottenere solo dalla Lega e da Fratelli d’Italia». Meglio Matteo Salvini e Giorgia Meloni di Pier Luigi Bersani? «Non dico che vogliamo andare con Salvini, ma sì, è di certo meno screditato di quegli altri. E comunque, in questi anni, ha fatto opposizione come noi».
Dice Nicola Morra: «Sa di chi fu uno degli interventi più belli contro il Jobs Act? Di Walter Tocci. Che si dimise, ma dopo un po’ è tornato a fare il bravo soldatino nel Pd. E contro la buona scuola? Della senatrice Dirindin, che fece un discorso devastante, poi però votò la fiducia. Queste persone usano la ragion di Stato di stampo machiavellico, quella per cui il fine giustifica qualsiasi mezzo. La vera apertura non ce la fanno loro, ma i milioni di elettori dei vecchi partiti che si sono svegliati e votano il Movimento».
«Sono dell’avviso – spiega Morra – che come abbiamo sempre detto, noi dobbiamo portare i punti del nostro programma, perchè la Costituzione dice che è in aula che si formano le maggioranze».
Quanto alla prima avversaria di streaming di Bersani, Roberta Lombardi è convinta che l’ex segretario pd «non abbia ancora capito come siamo fatti. Non lo aveva capito all’epoca e non l’ha capito ora. Se la sua proposta è sincera, deve spiegarci perchè in questi anni non è stato disponibile su nessuna delle nostre proposte. Se è tatticismo per spaccare il fronte guidato dal Pd, non ha capito che noi di tatticismi non ne facciamo».
D’altro canto Paolo Pagliaro ieri a Otto e Mezzo ha presentato i risultati di un sondaggio Demopolis con i dati del Barometro Politico che danno percentuali per cui sono possibili solo due maggioranze (in realtà , quasi-maggioranze) alla Camera: una è quella formata da M5s, Fratelli d’Italia e Lega Nord che porterebbe 309 deputati; l’altra è quella che vede in campo Partito Democratico, Forza Italia, MDP, AP e altri delle minoranze linguistiche:
Insomma, con l’attuale legge in vigore alla Camera (diversa da quella in vigore al Senato) soltanto con una strana alleanza post-elettorale si potrebbe raggiungere la maggioranza (o quasi, visto che dal conto sono esclusi i dodici eletti all’estero).
In attesa di modifiche e armonizzazioni, il risultato è questo.
(da “NextQuotidiano”)
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