IL SIMBOLO DI “LOTTA CONTINUA” NEGLI UFFICI DELLA QUESTURA A PISA: “E’ SOLO UN CIMELIO STORICO DI 40 ANNI FA”
AL SECONDO PIANO DEGLI UFFICI APPARE L’EFFIGIE DEL PUGNO CHIUSO SU SFONDO ROSSO DELLA FORMAZIONE DI SOFRI
Dietro la scrivania del funzionario di polizia, una donna, in un ufficio al secondo piano della questura di Pisa, un pugno chiuso su sfondo rosso “saluta” tutti coloro che entrano nella stanza.
E’ il simbolo di Lotta Continua, la formazione extraparlamentare che negli anni Settanta polarizzò parte della sinistra di orientamento operaista e rivoluzionario e fece lavorare non poco la Digos.
In quell’ufficio della questura, il simbolo di Lotta Continua è stato incorniciato in primaria evidenza, accanto a un gagliardetto del Pisa Calcio e del crocifisso.
Che cosa ci sta a fare?
«E’ un cimelio di una quarantina d’anni — rispondono fonti della Questura — nessun poliziotto lo ha appeso in quanto simpatizzante o nostalgico di quegli anni. E’ solo storia».
Resta il fatto che qualcuno quel cimelio, un po’ atipico per abbellire un ufficio della questura, lo ha fotografato e lo ha spedito ad alcuni siti e quotidiani. E la notizia in poco tempo ha fatto il giro della Rete.
Anche perchè Pisa è storicamente legata alla formazione extraparlamentare di cui leader è stato Adriano Sofri, accusato e condannato per l’omicidio del commissario Calabresi, delitto del quale Sofri si è sempre proclamato innocente.
Così, dopo le polemiche sulla bandiera del Secondo Reich appesa in una camerata nella caserma dei carabinieri di Firenze, ecco il Pugno Chiuso della questura di Pisa.
Sarebbe quasi un derby se non ci fossero dubbi sull’opportunità e qualche sospetto (per il caso di Firenze) di simpatie.
(da “il Corriere della Sera”)
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